Nelle ultime ore, il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha deciso di aprire la campagna d’Africa, la quale avrà come primo obiettivo l’Egitto. Alcune sanzioni verranno quindi raggirate, mentre sarà possibile esportare il grano finora confiscato. Scopriamo insieme le ultime decisioni prese dai leader politici russi.
Parte la campagna d’Africa: ecco la decisione della Russia
La guerra tra l’Ucraina e la Russia ha causato molti dissapori tra la Nazione di Putin e gli altri paesi del mondo. La Russia è stata condannata a moltissime sanzioni, molte dei quali hanno causato il crollo del suo regime economico.
Molti di questi provvedimenti sono stati definiti dai russi come illegittimi, in quanto vanno addirittura a bloccare alcuni commerci che risulterebbero fondamentali per la Russia e per il resto del mondo. Ci riferiamo ovviamente alla commercializzazione del grano che, per diverso tempo, è stato confiscato bloccando ogni tipo di transazione con gli altri paesi.
Il Ministro degli Esteri Lavrov ha quindi deciso di attuare la campagna d’Africa, la quale avrà come prima tappa la capitale dell’Egitto, Il Cairo. Il politico ha deciso di rivolgersi all’ONU al fine di ottenere supporto e facendo sì che alcune sanzioni pronunciate dall’Occidente vengano definitivamente abolite.
È da marzo che i diversi Paesi alleati chiedono alla Russia di cessare il fuoco e mettere fine ad una guerra che sta causando solo morte e distruzione. Questa è stata la decisione presa dalle Nazioni Unite che hanno tentato di tutto affinché il conflitto potesse risolversi in via diplomatica.
Anche se questo testo è stato approvato dalla maggior parte degli Stati, alcuni paesi hanno deciso di astenersi e molti di questi appartengono al continente africano. Questo perché, da anni, l’Africa ha importanti legami con la Russia e andare contro la Nazione di Putin sarebbe per il continente africano estremamente controproducente.
I legami tra la Russia e l’Africa
Da moltissimi anni, la Russia e l’Africa hanno un legame di cooperazione che, sicuramente, ha favorito le condizioni del continente più caldo del mondo. È stata proprio la Russia, infatti, la prima Nazione a decidere di investire sull’Africa alla fine degli anni 50, per opposizione alla guerra fredda intrapresa con gli Stati Uniti d’America.
Mosca ha quindi finanziato diversi progetti in paesi come Libia, Guinea e Algeria e Putin non ha fatto altro che rinforzare questa alleanza, annullando debiti piuttosto consistenti accesi dallo stesso continente.
Nel 2011 è stata inoltre introdotta una figura che ha il compito di cooperare e favorire gli accordi fra le due potenze. Proprio per questo motivo, la Russia ha chiesto alle Nazioni Unite di revocare tutte quelle restrizioni che vadano a danneggiare i suoi commerci con l’Africa.
Questo ha portato ad un’assunzione di responsabilità da parte di Mosca, che ha riconosciuto di aver bombardato Odessa distruggendo una nave da guerra.
Le sanzioni subite dalla Russia non hanno fatto altro che favorire il pensiero negativo del Cremlino, il quale sta cercando in ogni modo di esportare i suoi prodotti e farli arrivare in tutti quei paesi che ne hanno bisogno.
Lavrov ha poi aggiunto che dopo l’Egitto saranno organizzate altre tappe che vedranno la presenza dei russi in Etiopia, Congo e Uganda.
Qual è il vostro parere in merito alla presa di posizione della Russia? La campagna d’Africa risolleverà le questioni economiche del paese di Putin? A voi i commenti!