In Italia è stata fatta una scoperta sensazionale: è stato scoperto un vaccino che è considerabile primo nel suo tipo, nel mondo. Ecco di che cosa si tratta!
A Napoli, presso l’Istituto dei tumori Pascale, è stata somministrata la prima dose di un innovativo vaccino anticancro a mRNA per trattare il melanoma. Questo evento segna un primato nazionale: l’uomo trattato è il primo paziente italiano a ricevere tale terapia. Seguito dall’oncologo Paolo Ascierto presso l’Irccs partenopeo dal settembre scorso, il paziente è al centro di una ricerca di primo piano nel campo dei vaccini antitumorali.
Ascierto esprime un cauto ottimismo, sottolineando che i risultati definitivi della fase III dello studio clinico richiederanno ancora qualche anno. Il vaccino, prodotto da Moderna, utilizza mRNA sintetici per “istruire” il sistema immunitario a riconoscere e attaccare il tumore. Importante precisare che, trattandosi di una sperimentazione a “doppio cieco”, né il paziente né l’oncologo sanno se sia stata somministrata una dose effettiva o un placebo.
Il paziente, un medico di 71 anni della provincia di Isernia, aveva sviluppato metastasi linfonodali inguinali. Dopo un intervento chirurgico, ha iniziato un trattamento con Pembrolizumab e, quasi simultaneamente, è stato invitato a partecipare alla sperimentazione del vaccino mRNA. Ha accettato, motivato dal contributo alla ricerca e dalla fiducia nella terapia.
Attualmente, ci sono circa 70 farmaci immunoterapici in fase di studio, con 200 studi clinici in corso solo in Italia. Il Pascale ha altri 18 pazienti in screening per il vaccino. A livello globale, oltre 40 vaccini anticancro a mRNA sono in fase di sviluppo. Si sta inoltre ampliando l’uso di farmaci immunoterapici già esistenti per trattare diversi tipi di tumore.
Attilio Bianchi, direttore generale del Pascale, esprime grande orgoglio per il ruolo dell’istituto in questa sperimentazione pionieristica, che apre una nuova frontiera nella lotta contro il cancro.
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