Negli USA cresce la paura per la rapida diffusione del Fungo Killer. Un caso accertato in Toscana, la Candida auris fa paura.
Fungo killer: accertato il primo caso in Toscana di Candida auris
Nel nostro Paese, è stato accertato il primo caso di Candida auris in Toscana. La primissima infezione è stata diagnosticata all’ospedale di Cisanello a Pisa.
Il caso è sotto controllo, ciò che temono maggiormente gli esperti è la diffusione di questo super fungo.
L’Istituto Superiore di Sanità ha chiarito che i primi focolai in Europa sono stati scoperti in Francia nel 2015. In Italia, il primo caso di infezione risale al 2019, cui è seguito negli anni 2020-2021 un focolaio nelle Regioni Settentrionali.
Sempre l’Iss sottolinea che la Candida auris può essere trasmessa tramite contatto con persone infette o colonizzate, con superfici e dispositivi medici contaminati.
Questo super fungo è molto pericoloso in quanto risulta resistente a diversi farmaci antimicotici comunemente usati per il trattamento di infezioni da Candida.
Allarme negli Stati Uniti: paura per il Fungo killer
Secondo quanto riporta il New York Times, negli USA la Candida auris è stata identificata per la prima volta nel 2016. Si è manifestata, in particolare a New York e nell’Illinois.
I funzionari della sanità pubblica speravano di contenere la diffusione del fungo killer. Si sono impegnati ad eseguire un rigoroso screening ed il controllo delle infezioni nelle case di cura e di assistenza.
Purtroppo, però, nel 2021 sono stati segnalati 1.474 casi clinici, registrando un aumento del 200% circa rispetto ai 500 casi del 2019.
I funzionari del Centers for Disease Control and Prevention degli USA sostengono che la pandemia da Covid-19 abbia favorito la diffusione del fungo killer.
Attualmente, negli Stati Uniti cresce l’allarme per la rapida diffusione della Candida auris.
La diffusione del fungo è rapida in America: perché
Il New York Times ha riferito che le infezioni sono salite a 2.377 nel 2022. Il Centers for Disease Control and Prevention ha riportato che circa la metà dei pazienti infetti da Candida auris muore nell’arco di 90 giorni.
Succede perché spesso le persone contagiate soffrono di altre patologie. Chi ha già problemi di salute, gli ospedalizzati ed i più fragili sono maggiormente esposti al contagio. I sintomi potrebbero non essere individuati subito, quindi la diagnosi risulta ostacolata visto che i pazienti contagiati sono affetti da altre malattie.
L’Istituto Superiore di Sanità fa sapere che i sintomi dell’infezione da Candida auris variano a seconda della zona corporea colpita.
Che ne pensate del fungo killer? A voi i commenti!