Come se non bastasse il Covid a fare preoccupare l’essere umano, adesso incombe un’altra nube nera. In Italia un uomo è deceduto a causa della Febbre Del Nilo. Scopriamo da dove deriva questo nuovo pericolo!
La febbre del Nilo arriva in Italia: primo decesso registrato in Veneto
Il virus del West Nile si sta diffondendo in molte regioni italiane, tanto che un primo decesso è stato registrato proprio al Nord, più precisamente nel Veneto. Un anziano con più di 83 anni è morto dopo aver sviluppato una delle conseguenze più letali del virus, ovvero l’encefalite.
Dopo il ricovero non c’è stato nulla da fare, in quanto l’uomo è deceduto poiché il virus risulta essere estremamente pericoloso per le persone anziane o per chi soffre di patologie gravi. In molti altri casi invece, non si manifestano sintomi soprattutto laddove i colpiti siano dei giovani in salute.
In base ai dati raccolti, sarebbe proprio Padova la zona più colpita, anche se questo fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma tutta l’Europa.
L’ospedale presso il quale l’anziano si era recato in visita ha già ospitato altri casi analoghi, mentre altri pazienti sono in attesa di ricevere una diagnosi per scoprire se affetti da questa malattia. La stessa cosa sta accadendo anche a Modena, dove un altro uomo è stato ricoverato con gli stessi sintomi.
Che cosa sappiamo sulla febbre del Nilo e perché si tratta di una malattia pericolosa?
La situazione pare peggiorare sempre più, tanto che in Veneto sono stati attuati dei piani di sorveglianza al fine di identificare i contagiati.
Secondo il bollettino delle ultime ore, altri casi risulterebbero essere sospetti e molte zanzare infette sarebbero state localizzate nelle principali province della regione.
Il virus del West Nile è stato identificato per la prima volta in Uganda nel 1937, più precisamente nel distretto dal quale prende il nome. Si tratta di una malattia molto aggressiva che, attualmente, è altamente diffusa in tutti i continenti, anche se prevale in Africa e in Asia.
Purtroppo il cambiamento del clima ha fatto sì che le condizioni ambientali utili a far sopravvivere queste zanzare si manifestassero anche in Europa, motivo per cui si sta diffondendo la patologia.
Tra i sintomi più comuni astenia, mal di testa e febbre, convulsioni, problemi alla vista. senso di confusione, torpore e in alcuni casi paralisi, coma e morte. Questo virus non si trasmette di persona in persona, ma qualora si venisse punti da una zanzara infetta.
La letteratura indica che anche altri mammiferi come cani e gatti possono essere vettori del virus e che possono passare fino a 21 giorni prima che lo stesso cominci a manifestare i suoi effetti. Al momento non esiste né cura né vaccino per questa patologia, ma si può solamente attuare un’azione preventiva, evitando per quanto possibile la puntura delle zanzare.
Avete mai sentito parlare della febbre del Nilo? Eravate a conoscenza della pericolosità di questo virus? A voi i commenti!