• Lun. Nov 25th, 2024

COVID, Sorte Dei Vaccini: Rischia Di Saltare Tutto!

Nuove comunicazioni sono state diramate a seguito dell’arrivo di nuove fiale del vaccino anti-COVID. A quanto pare questi medicinali saranno gratuiti, anche se un intoppo potrebbe vanificare lo sforzo dello Stato. Ecco di che cosa si tratta.

 

Il COVID-19 torna in circolazione: l’intervento del Ministero della Salute

Con il crollo delle temperature e l’arrivo della stagione fredda sono tornati ad aumentare i casi di COVID. Fino a questo momento le varianti sembrano non aver riscosso moltissimi danni, ma è comunque preferibile monitorare la situazione. Secondo le ultime disposizioni del Ministro Schillaci, tutti i cittadini con un’età compresa fra 6 mesi e 59 anni dovranno e potranno ottenere il vaccino anti-COVID in maniera completamente gratuita.

Ancora una volta si tratterà di un farmaco realizzato dai più grandi istituti medici. Questo ha però subito delle modifiche rispetto al passato, al fine di contrastare la diffusione delle varianti Pirola ed Eris, le più contagiose. Questa notizia non ha sortito l’effetto desiderato in quanto sono ancora moltissime le vecchie dosi in circolazione e probabilmente nessuno le vorrà più fare. Questo perché si è consapevoli dell’esistenza dei vaccini aggiornati.

Pare infatti che i sieri in questione saranno emessi sul mercato europeo ma che, molto probabilmente, finiranno per essere discriminati tanto da essere accantonati. Ovviamente il tutto si tramuterà in un grande spreco di risorse e di denaro per il nostro Stato. Del resto, durante la fase più acuta della pandemia, ogni Stato aveva investito milioni di euro proprio per acquistare più sieri e coprire su larga scala la propria popolazione. Molte di queste dosi sono state poi regalate ai Paesi più bisognosi, mentre tante altre non sono state più effettuate a causa del calo dei contagi.

I vecchi vaccini verranno cestinati o si troverà un metodo per utilizzarli?

A quanto pare l’Italia si trova implicata in una faccenda più grande di lei. Nell’epoca in cui il COVID appariva come una minaccia, infatti, la penisola aveva stipulato un contratto con molte azienda farmaceutiche, come ad esempio Pfizer. L’Europa ha quindi prenotato un  grandissimo numero di vaccini: almeno 60 milioni di queste dosi sono state destinate al Bel Paese.

Si è però verificato qualche intoppo a seguito della mancata comunicazione fra i rappresentanti dei diversi Paesi e, in alcuni casi, non sono stati rispettati gli accordi presi. Per non parlare poi dei primi aggiornamenti a seguito delle varianti Omicron che si sono palesate
durante i mesi scorsi. I vaccini hanno cominciato a vacillare, non risultando sempre in grado di proteggere le persone dalle ultime mutazioni del virus. Questo è uno dei motivi per cui, in tanti, non si sono più vaccinati, lasciando un grande numero di sieri inutilizzati.

Sicuramente la situazione non è delle più rosee in quanto, ancora una volta, andrà ad influire sul mondo della sanità, uno dei più colpiti in termini di costi e personale carente. L’Italia riuscirà a gestire la spesa destinata ai vaccini oppure saremo costretti a buttare sieri e milioni di euro per degli acquisti fatti in maniera avventata e poco approfondita? A voi i commenti!