Lo spettro del Covid sembra essersi manifestato nuovamente in Italia: gli esperti sono preoccupati. Ecco dove sta colpendo principalmente!
Di recente, l’Italia ha registrato un notevole aumento dei casi di Covid-19, con Campania, Lombardia e Lazio che risultano essere le regioni più colpite.
In Campania, il numero di nuove infezioni ha raggiunto le 3.071 nell’ultima settimana, mentre la Lombardia ha visto un incremento di 2.957 casi. Nel Lazio, i casi sono aumentati a 2.450.
Nel complesso, l’Italia ha registrato 17.008 nuovi casi nell’ultima settimana di luglio, un aumento del 24% rispetto alla settimana precedente. Anche i ricoveri ospedalieri sono in crescita: il tasso di occupazione dei posti letto è ora del 3,0%, mentre la percentuale di occupazione nelle terapie intensive è aumentata allo 0,6%. Il tasso di positività è passato dal 13,8% al 16,9%.
Le varianti principali attualmente presenti in Italia sono JN.1 e i suoi lignaggi discendenti, come KP.3 e KP.3.1.1. Queste varianti provocano sintomi che sono generalmente lievi e aspecifici, rendendo difficile distinguere il Covid-19 da altre infezioni respiratorie.
Gli esperti sottolineano l’importanza di potenziare la campagna vaccinale, in particolare in vista dell’autunno, per proteggere le persone più vulnerabili. È essenziale aggiornare i vaccini per contrastare le nuove varianti.
Durante l’estate del 2024, le varianti JN.1, KP.3, KP.3.1.1 e KP.2 sono state le più comuni in Italia. La variante JN.1 è stata predominante per un lungo periodo, ma la sua prevalenza sta diminuendo. Al contrario, le varianti KP.3 e KP.3.1.1 stanno rapidamente guadagnando terreno e rappresentano una quota significativa dei nuovi casi. KP.3 era responsabile di quasi un terzo delle infezioni in Italia a luglio 2024, mentre KP.3.1.1 rappresentava oltre il 31% dei casi.
Queste varianti si sono dimostrate più trasmissibili rispetto a JN.1. Sebbene siano più contagiose, i sintomi associati tendono a essere lievi. Le autorità sanitarie italiane e internazionali continuano a monitorare attentamente queste varianti per capire meglio la loro trasmissibilità, virulenza e impatto sulla salute pubblica.
In sintesi, mentre le varianti JN.1, KP.3, KP.3.1.1 e KP.2 continuano a diffondersi, è cruciale adattare le strategie vaccinali per mitigare l’impatto della pandemia. Una maggiore sorveglianza e una campagna vaccinale mirata sono fondamentali per affrontare questa nuova fase del Covid-19.
Invitiamo i lettori a riflettere su questa situazione e a condividere i loro pensieri nei commenti.