• Ven. Nov 22nd, 2024

Contaminazione Da PFAS Nell’Acqua Potabile: Il Caso In Lombardia, Cosa Si Rischia?

Un rapporto di Greenpeace Italia rivela casi di contaminazione da PFAS nell’acqua potabile. Si parla di importanti criticità in 12 province lombarde.

 

Contaminazione da PFAS nell’acqua potabile in Lombardia: il rapporto di Greenpeace Italia

Da un rapporto di Greenpeace Italia è emersa una contaminazione grave da PFAS nell’acqua potabile in Lombardia. Il rapporto appena pubblicato, denominato “Pfas e acque potabili in Lombardia, i campionamenti di Greenpeace Italia“, presenta i risultati di un monitoraggio. Sono state monitorate 12 province lombarde ed i risultati confermano importanti criticità in termini di contaminazione.

Gran parte dei campioni raccolti dal 12 al 18 maggio 2023 sono stati prelevati da fontane pubbliche nei pressi di parchi giochi per bambini e scuole primarie. Sono stati analizzati in un laboratorio indipendente.

Il 35% dei campioni raccolti nelle acque potabili (11 su 31) sono contaminati da Pfas.

I Pfas sono sostanze perfluoroalchiliche industriali responsabili di diverse patologie ed alcune forme tumorali.

Lombardia: le province contaminate da PFAS

Nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Varese, Lodi e Como è stata documentata la presenza di PFAS.

Greenpeace Italia ha scoperto in alcune province una contaminazione da Pfas che supera i 100 nanogrammi per litro, ovvero il limite indicato nella Direttiva europea 2020/2184. Le province sono Caravaggio e Mozzanica (in provincia di Bergamo), Crespiatica e Corte Palasio (in provincia di Lodi), Capriolo (Brescia).

Altri campioni contaminati interessano Pontirolo Nuovo (Bergamo), Mariano Comense (Como), via Civitavecchia e via Cusago (Milano) e Somma Lombardo (Varese). In questi casi, i valori sono inferiori a 100 nanogrammi, ma superiori a quelli indicati in Danimarca o proposti negli Stati Uniti, più cautelativi per salvaguardare la salute umana.

Greenpeace ha presentato sei esposti alle Procure lombarde

Rapporto alla mano, l’organizzazione ambientalista ha presentato 6 esposti alle Procure lombarde di competenza. Ha chiesto di individuare le fonti inquinanti, di contrastare e bloccare l’inquinamento adottando misure che impediscano alla popolazione di bere acqua contaminata da Pfas.

A maggio, Greenpeace Italia aveva diffuso i risultati di analisi eseguite in Lombardia nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022. Analisi riferite sempre alla concentrazione di Pfas nell’acqua potabile in Lombardia. Il 19% di 738 campioni risultava positivo alla presenza di Pfas. I valori più alti erano stati riscontrati nelle acque di Lodi, Bergamo, Como e Milano.

Nonostante il numero esiguo di campioni, Greenpeace Italia ha confermato la contaminazione da Pfas in molti punti della rete delle acque potabili in Lombardia. E’ un quadro parziale che, però, ha rilevato in alcuni casi valori superiori ai livelli previsti dalla Direttiva comunitaria.

Che ne pensate di questo rapporto di Greenpeace Italia? A voi i commenti!