Ormai non si può neanche bere un caffè in santa pace. Il Ministero Della Salute ha fatto sapere ai consumatori, di aver ritirato dai supermercati una nota marca a causa di contaminazione chimica!
Famoso caffè ritirato dal commercio per contaminazione chimica
Qualche ora fa il Ministero della Salute ha diramato un nuovo annuncio che questa volta va a toccare da vicino un noto brand che si dedica della produzione del caffè. Al centro della scena il caffè Trombetta che, per l’appunto, è stato ritirato a seguito della contaminazione di tipo chimico. Pare infatti che molte sostanze contenute nella composizione dello stesso possano causare gravissimi danni nella salute dell’uomo.
Al momento il caffè Trombetta è stato ritirato nella sua versione capsule arabiche, le quali vengono vendute in confezioni da 10. Il lotto di riferimento è lo 02AD07B. Anche il caffè Consilia è stato ritirato nella sua variante cialda espresso arabica nella confezione da 16. Sono stati segnalati i lotti 01ND02B e 01NT03B. Non da meno il brand Zio d’America, i cui lotti sospetti risultano essere 02CD05B e 01CD07B.
Caffè ritirato dal mercato: ecco le sostanze dannose
Questa volta il ritiro del prodotto è avvenuto per motivi che hanno a che fare con la contaminazione di tipo chimico. Le varie cialde analizzate, infatti, contengono un alto livello di ocratossina. Parliamo di una sostanza tossica che deriva da alcune muffe e che nella maggior parte dei casi può procurare gravi danni alla salute dell’individuo. Questo prodotto non va a contaminare solo il caffè, ma può riversare i suoi effetti anche su alimenti come la frutta secca, i cereali e il vino anche a seguito di alcune procedure di lavorazione molto delicate.
Questa sostanza è particolarmente pericolosa in quanto va ad agire sul DNA di chi la assume, causando problematiche di salute che potrebbero avere dei risvolti cancerogeni su molti organi, primi fra tutti i reni. E’ proprio in questo caso, infatti, che l’ocratossina riversa i suoi effetti tossici, andando ad incidere sulle unità strutturali dei reni e facendo accumulare elevate quantità di proteine all’interno delle urine.
Per questa ragione l’Unione Europea ha elaborato una sorta di guida per capire in che modo l’ocratossina debba essere presente nei vari elementi. Ancora una volta, quindi, è importantissimo non consumare il prodotto laddove fosse stato acquistato in precedenza. In questo caso, infatti, gli effetti potrebbero essere particolarmente dannosi per la salute.
È consigliabile invece, restituire il prodotto acquistato presso il negozio dove è stato portato a termine l’acquisto. Così facendo il supermercato si occuperà di ritirare le capsule di caffè e provvedere alla loro distruzione. Il cliente, invece, potrà ricevere un rimborso da utilizzare presso lo stesso punto vendita.
Eravate a conoscenza della presenza di alcuni lotti di caffè contaminati dalla presenza dell’ocratossina? Avevate mai sentito parlare della pericolosità di questa sostanza all’interno di alimenti come il caffè e i cereali? A voi i commenti!