Dopo vari studi, gli esperti sono riusciti a capire chi è più a rischio per la contrazione del virus Dengue, per poter essere di conseguenza più attenti. Ecco tutti i dettagli!
La Dengue, nota anche come “febbre spaccaossa” per i dolori intensi che provoca, è al centro delle preoccupazioni sanitarie in Italia, con l’avvio delle vaccinazioni presso l’Istituto Spallanzani di Roma e l’estensione prevista a livello nazionale. Questa malattia infettiva, trasmessa dalle zanzare, rischia di diventare endemica anche nel nostro paese, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici che favoriscono la proliferazione dei vettori, come la zanzara Aedes aegypti e Aedes albopictus.
Il vaccino, prodotto da Takeda Italia, è raccomandato per persone a rischio specifico, ovvero quelle che hanno già contratto il virus Dengue o che si apprestano a viaggiare o soggiornare in aree ad alta endemia. La sua efficacia è stata valutata nell’80% dei casi a 12 mesi dalla somministrazione della seconda dose, raggiungendo il 90% contro le ospedalizzazioni a 18 mesi.
L’Italia ha innalzato il livello di allerta contro la Dengue, promuovendo la disinfestazione delle aree a rischio e dei vettori aerei provenienti dai paesi dove la malattia è endemica. Queste misure si accompagnano a una stretta vigilanza sui vettori, soprattutto nei punti di ingresso nel paese, come gli aeroporti, per prevenire l’introduzione della zanzara Aedes aegypti, principale vettore della malattia.
La Dengue si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette, principalmente della specie Aedes aegypti, ma anche attraverso la zanzara tigre (Aedes albopictus), presente in Italia. La malattia non si trasmette da persona a persona, ma richiede la presenza di zanzare per la catena di trasmissione. I sintomi includono febbre alta, forti dolori muscolari e articolari, nausea e, nei casi più gravi, difficoltà respiratorie e insufficienza multiorgano.
Non esiste una terapia specifica per la Dengue, ma il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sulla prevenzione attraverso la vaccinazione. Il vaccino è disponibile per le persone a partire dai 4 anni di età e richiede due dosi per garantire l’immunizzazione.
In Italia, il numero di casi di Dengue ha registrato un aumento significativo nell’ultimo anno, con un picco di 362 casi, di cui 82 autoctoni, concentrati principalmente nel Lazio e in Lombardia. Questo aumento è attribuito al cambiamento climatico, alla maggiore circolazione delle zanzare e agli eventi climatici estremi, come le inondazioni, che favoriscono la riproduzione dei vettori.
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