Si sta diffondendo nel mondo un nuovo allarme sanitario. Ecco che cosa sta succedendo e che cosa abbiamo scoperto sulla situazione.
Allarme tra i bambini: scoppia un’epidemia di polmonite silente
Nelle ultime ore è stato registrato un vero e proprio boom in merito alla diffusione di moltissimi casi di polmonite in età pediatrica. Del resto l’infezione ai polmoni è una malattia che colpisce molto spesso i bambini più piccoli, ma questa nuova forma della patologia sarebbe piuttosto preoccupante. Pare infatti che si tratti di un ceppo così insidioso da essere stato definito come silente.
L’allarme arriva direttamente dalle città più importanti ed è arrivato subito all’Onu e all’Oms che, ovviamente, hanno chiesto degli approfondimenti in merito. Per la stessa ragione sono state richieste delle procedure particolari da attuare negli ospedali e ridurre così i problemi che potrebbero derivare dalle crisi respiratorie soprattutto nei bambini più piccoli.
Secondo quanto riferito dagli esperti, le polmoniti tra i bambini sarebbero aumentate a dismisura, soprattutto nel periodo che va da Settembre a Marzo, ovvero quello dell’influenza. Negli ultimi tre anni, infatti, i casi rilevati sono triplicati e in moltissime circostanze la polmonite non è stata diagnosticata ai più piccoli in quanto non si sono presentati i sintomi tipici della malattia. L’allarme è stato comunicato da un sistema di sorveglianza che ha esaminato con cura gli ultimi dati raccolti in merito al frangente delle malattie umane.
Che cosa sappiamo sulla polmonite silente in età pediatrica?
La polmonite è una malattia che fa molta paura in quanto, fino a qualche decennio fa, era considerata persino mortale. Ora per fortuna può essere scongiurata, ma deve comunque essere curata e monitorata in maniera più che precisa. L’infezione ai polmoni, che spesso può comportare danni anche ai bronchi, è tremendamente diffusa nei bambini più piccoli e negli anziani. Se il sistema immunitario di questi ultimi è compromesso e potrebbero non insorgere sintomi per identificare la malattia, non si verifica la stessa cosa per quanto riguarda i bambini.
Solitamente i primi campanelli di allarme sono legati alla presenza della febbre, in quanto la temperatura aumenta esponenzialmente e nemmeno i farmaci più potenti sembrano avere dei risvolti sulla stessa. Compaiono poi altri sintomi, come ad esempio la presenza della tosse costante, le difficoltà respiratorie, l’apatia, l’inappetenza e in alcuni casi il broncospasmo.
La nuova forma di polmonite di cui stiamo parlando, invece, potrebbe portare febbre alta e la presenza di infezioni ma, molto raramente, insorge la tosse, sintomo utile alla diagnosi. Si stanno quindi adottando dei nuovi mezzi che permetteranno di evidenziare la malattia ed evitare così che i bambini finiscano in terapia intensiva. Quando la malattia viene scoperta troppo tardi, infatti, le cure da somministrare al paziente sono tante e molto forti, motivo per cui questi devono essere ricoverati, causando sovraffollamento. Per non parlare poi di come il sistema immunitario risenta di tutti i trattamenti ospedalieri, ragione per la quale si potrebbero contrarre altre infezioni incrociate.
L’Oms chiede quindi ai genitori di prestare assoluta attenzione ai sintomi che i figli manifestano, soprattutto laddove questi dovessero interessare l’apparato respiratorio. Al momento l’allarme rimane sotto controllo, anche se è doveroso non sottovalutare quanto sta accadendo, in modo da evitare l’insorgere di una nuova pandemia. Che cosa pensate di questa brutta notizia in campo sanitario? A voi i commenti!