• Gio. Nov 21st, 2024

Allarme, Cos’è Virus Marburg: Quali Sono I Terribili Sintomi!

Il virus Marburg ha fatto scattare l’allarme nel mondo intero: scopri come si trasmette, quali sintomi causa e come viene curato!

 

Ad Amburgo, due binari della stazione ferroviaria sono stati isolati a causa dell’arrivo di due passeggeri dal Ruanda, sospettati di essere infetti dal virus Marburg. Questa patologia è una febbre emorragica virale, causata da un agente della stessa famiglia responsabile dell’Ebola. Vediamo in che modo si manifesta, come si diffonde e quali sono le possibili cure.

Il virus Marburg, altamente pericoloso, appartiene al gruppo delle febbri emorragiche virali, proprio come l’Ebola. Entrambi fanno parte della famiglia dei filoviridae, virus a RNA che provocano malattie gravi. Di recente, in Ruanda è scoppiato un focolaio, con 36 contagiati, tra cui purtroppo 11 vittime. Il virus può diffondersi da persona a persona e provoca inizialmente sintomi comuni, come febbre alta e malessere generale, ma può evolvere in una febbre emorragica con complicazioni molto gravi.

Identificato per la prima volta nel 1967 nella città tedesca di Marburg, il virus si trasmette principalmente attraverso il contatto con pipistrelli portatori, in particolare il rossetto egiziano, una specie diffusa in Africa. Tuttavia, la trasmissione tra esseri umani è possibile, soprattutto in fase avanzata, quando il virus si diffonde tramite fluidi corporei, come vomito, sangue o diarrea, che entrano in contatto con le mucose o ferite di altre persone. Anche superfici e oggetti contaminati possono essere una fonte di contagio.

Dopo un periodo di incubazione variabile tra 5 e 10 giorni, si manifestano sintomi come febbre alta, dolori muscolari, malessere e brividi. Con il passare dei giorni, si aggiungono nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. Nei casi più gravi, possono comparire emorragie interne ed esterne, eruzioni cutanee e sintomi neurologici come disorientamento. Nei casi fatali, la morte può sopraggiungere intorno all’ottavo giorno a causa di gravi emorragie.

Attualmente, non esiste un vaccino approvato né un trattamento antivirale specifico per il virus Marburg. Sono in corso test su possibili vaccini, ma per ora le uniche cure disponibili sono di supporto, come la somministrazione di liquidi per via endovenosa ai pazienti più gravi. La gestione dei focolai si basa su rigidi protocolli sanitari, isolamento dei casi sospetti e protezione del personale medico.

Sebbene il virus Marburg sia estremamente pericoloso, i focolai finora sono stati contenuti grazie a protocolli di sicurezza e identificazione rapida dei casi. Tuttavia, l’ISS consiglia di evitare grotte o miniere nei paesi africani, per ridurre il rischio di esposizione ai pipistrelli portatori del virus.

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