• Gio. Nov 21st, 2024

Tensione Al Pd, Bonaccini Avverte Schlein!

Alta tensione nel Pd. Bonaccini ha confermato a Schlein la volontà di collaborazione solo se reciproca. Elevato il rischio che il progetto di una segreteria unitaria salti.

 

Alta tensione nel Pd, Bonaccini a Schlein: solo collaborazione reciproca

Al termine della riunione con i suoi sostenitori al congresso, Bonaccini ha proposto di rinviare un eventuale dibattito quando sarà presente la segretaria Elly Schlein. Succederà quando si riunirà l’assemblea dei gruppi.

Tuttavia, Il presidente del Pd Bonaccini ha già chiarito la sua volontà di collaborare con la leader del Pd purché la collaborazione sia reciproca.

Prima di partire per un impegno irrimandabile in Texas, Bonaccini ha voluto avvisare i suoi sostenitori che continuerà a confrontarsi con Schlein. Vuole capire in che modo intenda comporre il quadro complessivo, la linea e i nuovi assetti nella segreteria e nei gruppi. Sarebbe stato inutile discutere nella riunione con i suoi senza prima conoscere la proposta complessiva della segretaria Pd.

Alta tensione nel Pd: a rischio la segreteria unitaria

A 24 ore dalla riunione di Bonaccini con i suoi, la tensione è salita per il nodo dei capigruppo.

Elly Schlein sembra intenzionata a proseguire con lo schema dei due capigruppo di maggioranza. L’ha riferito una fonte parlamentare vicina alla Schlein. I nomi in campo restano quelli di Chiara Braga per la Camera e di Francesco Boccia per il Senato.

Questo schema sembra non piacere alla minoranza dem, perciò Bonaccini ha convocato un vertice imminente con i suoi. L’opzione più auspicabile resta quella di un capogruppo di maggioranza e uno di minoranza, ma Bonaccini non esclude l’indicazione da parte di Schlein di due capigruppo per favorire il confronto ed una scelta concordata.

Al momento, il confronto non c’è stato e, di questo passo, la segreteria unitaria è a rischio. Ciò significa che Bonaccini potrebbe non indicare nessuno per l’esecutivo dem. Manterrebbe le mani libere riguardo a temi che non lo troverebbero in linea con il quartier generale Pd.

Se non si raggiungerà un accordo, non è da escludere l’ipotesi della conta interna per votare e scegliere i capigruppo con maggior consenso. E’ già successo in passato con Malpezzi e Serracchiani.

Che ne pensate? A voi i commenti!