• Dom. Set 8th, 2024

Salvini, Decreto Salva Casa: Ecco A Che Cosa Serve!

Matteo Salvini è recentemente finito al centro delle polemiche per due motivi: la leva obbligatoria e il decreto salva casa. Ecco a che cosa serve quest’ultimo!

 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto “Salva-casa”, che permette di sanare piccole irregolarità edilizie in molte abitazioni italiane. Il provvedimento, ideato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, punta a semplificare le procedure burocratiche e a ridurre il carico di lavoro dei comuni, stimato in circa 4 milioni di pratiche.

Le nuove regole riguardano principalmente interventi minori come verande, tende, soppalchi, gradini, grondaie, finestre, pareti e porte interne. Secondo le stime, circa 21 milioni di cittadini potrebbero beneficiare di queste sanatorie. Salvini ha sottolineato che si tratta di sanare irregolarità che influenzano la vita quotidiana, senza usare il termine “condono”, preferendo “sanatorie”.

Tra le novità del decreto, vi è l’inclusione delle vetrate panoramiche amovibili e delle tende nelle opere di edilizia libera. Inoltre, viene ampliata la tolleranza per le difformità costruttive ed esecutive e semplificato l’accertamento di conformità, eliminando la doppia conformità tranne nei casi più gravi. Viene introdotto il silenzio-assenso: se l’amministrazione non risponde entro i termini stabiliti, l’istanza è considerata accettata.

Il decreto facilita anche il cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, rispettando le normative di settore e le condizioni specifiche comunali. L’obiettivo principale è semplificare le procedure burocratiche per regolarizzare interventi edilizi in casa, con tolleranze costruttive variabili tra il 2% e il 5% in base alla superficie. Il ministero delle Infrastrutture ha chiarito che si intende “liberare gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata”.

Le sanatorie riguardano solo le irregolarità minori, come quelle formali derivanti da incertezze interpretative della normativa vigente o difformità edilizie risultanti da interventi realizzati senza autorizzazione formale. Vengono semplificate le procedure vigenti, introducendo il silenzio-assenso per le istanze presentate. Inoltre, il decreto permette l’installazione di tende e strutture di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici in regime di edilizia libera.

Le sanzioni previste dal decreto sono proporzionali all’aumento di valore dell’immobile e possono variare da 1.032 a 30.987 euro. Per le difformità più gravi, il rilascio del permesso e la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria sono subordinati al pagamento di una sanzione pecuniaria pari al doppio dell’aumento del valore dell’immobile, comunque compresa tra 1.032 e 30.987 euro.

Salvini ha dichiarato che, grazie a questo piano, i comuni potranno liberare i propri uffici tecnici da milioni di pratiche edilizie. Il cittadino potrà così regolarizzare la propria abitazione, facilitando la vendita, l’acquisto, il rogito e l’accesso a mutui e sovvenzioni.

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