Il giornalista e saggista Giovanni Sallusti parla di verità scomoda sulla Schlein, l’ultimo fenomeno da baraccone in Italia. La leader del Pd sta dalla parte dei palestinesi?.
Sallusti riflette: Elly Schlein sta dalla parte dei palestinesi?
L’Italia, il Paese delle Meraviglie, abbonda di fatti e misfatti paradossali e fenomeni da baraccone. Con Elly Schlein, secondo quanto riporta Giovanni Sallusti, il nostro Paese fa l’enplein.
Parlando di cronaca delle ultime ore, è difficile secondo Sallusti spiegare una particolare stranezza. Come è possibile che Schlein, la nuova segretaria del Pd (primo partito di opposizione) stia dalla parte dei palestinesi? Gli stessi palestinesi che due giorni fa hanno tolto la vita ad un turista italiano con un attentato a Tel Aviv? Dopo essersi macchiati di un crimine, hanno anche alzato i calici per festeggiare la morte del turista italiano Alessandro Parini.
Elly Schlein viene definita da Sallusti l’ultimo fenomeno da baraccone di un Paese già baraccone di suo che, tra l’altro, si dichiara orgogliosa di essere italiana.
Il problema di vocabolario del Pd di Elly Schlein
Ci sono due parole che il nuovo Partito Democratico di Elly Schlein non riesce ad assimilare: islam e terrorismo islamico. Sono due tabù del Pd che, davanti al cadavere del 35enne Alessandro Parini, diventano però un’offesa, uno sfregio. L’attentatore arabo ha applicato alla lettera una certa Sura del Corano che ordina: “Uccideteli ovunque li incontriate!”. Ha incrociato sulla sua strada Parini falciando la sua vita.
La Jihad islamica, con i suoi tagliagole finanziati a Teheran, ha rivendicato immediatamente l’attentato. La morte di Alessandro è stata ‘festeggiata’ nelle strade di Gaza. I miliziani ridevano distribuendo cibo ai bambini: devono imparare in fretta chi sono gli infedeli da uccidere in nome di Allah.
Nel suo comunicato, Elly Schlein ha condannato con forza il vile attentato e l’uccisione di Parini senza però citare né l’identità dell’uccisore né i motivi dell’attentato. Schlein o tace o parla senza dire abbastanza come l’intera segreteria dem. Nessun accenno alla matrice islamica, a dettagli che disturbano la narrazione correttista e petalosa che fa parte dell’ideologia della sinistra 5.0.
Matrice islamica dell’attentato a Tel Aviv: chi tace, chi condanna
Non tace soltanto Elly Schlein ma anche altri personaggi come Sandrone Ruotolo, braccio sinistro di Santoro. Tace Alessandro Zan, icona Lgbt, che dovrebbe invece puntare il dito sui galantuomini di Hamas e della Jihad Islamica abituati a scaraventare gli omosessuali dai tetti dei palazzi.
Tace anche Marco Furfaro, di solito molto attivo nel condannare le “violenze della polizia israeliana”.
C’è chi, incredibilmente, non tace e pronuncia le parole proibite come Laura Boldrini. Ha condannato fermamente l’azione terroristica rivendicata dalla Jihad islamica. Peccato, però, che pochi giorni prima Boldrini parlasse di brutali provocazioni della polizia israeliana a Gerusalemme. In verità, un gruppo di palestinesi barricato nella moschea di Al Aqsa, agitava pietre, sbarre di ferro, mazze. L’intervento della polizia è stato inevitabile per la sicurezza pubblica.
Dunque, Boldrini da una parte nomina l’assassino del turista italiano, ma dall’altra vuole combattere chi combatte l’Islam radicale.
Che ne pensate di questi fenomeni da baraccone? A voi i commenti!