Il reddito di cittadinanza è un argomento alquanto scottante, poiché più volte i partiti politici si sono ritrovati ad esprimere la propria opinione in merito. Gli esponenti dei vari partiti si sono espressi a tal proposito. C’è chi lo vuole abolire e c’è invece chi lo ritiene una risorsa. Ecco le ultime notizie in merito.
La dichiarazione di Matteo Renzi: “ Il reddito di cittadinanza va abolito”
Il reddito di cittadinanza è un contributo sociale ed economico che lo Stato conferisce a tutti coloro che non hanno un lavoro e non riescono a trovarlo. Se per alcuni partiti si tratta di un metodo più che valido per aiutare le persone in difficoltà, per altri non è altro che un incentivo alla disoccupazione.
Quest’ultima dichiarazione è ampiamente condivisa dall’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’uomo ha dichiarato che dal 15 giugno partirà una petizione volta a raccogliere le firme al fine di abolire il reddito di cittadinanza.
L’affermazione di Renzi è stata supportata anche da Ettore Rosato, il leader di Italia Viva, il quale sostiene che il reddito di cittadinanza potrebbe non invogliare la gente a cercare un lavoro.
Secondo il presidente di Iv, l’Italia è piena di persone povere e di individui che lavorano in nero pur di portare a casa uno stipendio. È quindi fondamentale sostenere queste persone e non chi riceve dei soldi senza lavorare.
Il pensiero del Movimento Cinque Stelle
Il parere di Matteo Renzi è molto chiaro, ma non viene condiviso da tutti i partiti politici. Il Movimento Cinque Stelle, per esempio, è favorevole alla concessione del reddito di cittadinanza. Il senatore Gabriele Lanzi ha dichiarato come alcuni politici non riescano a comprendere la difficoltà di vivere con risorse limitate.
Ha poi aggiunto come, ancora una volta, non si vada a prendere alcun tipo di provvedimento sui milionari ma solamente su chi percepisce poche centinaia di euro al mese.
Contraria a questa riforma anche Forza Italia, che ha descritto Renzi come una persona irresponsabile nei confronti di chi ha bisogno di un aiuto a causa della perdita del lavoro o in seguito a situazioni personali compromesse.
La situazione italiana secondo i dati raccolti dall’Inps
Le ultime stime relative all’occupazione italiana sono state elaborate nell’aprile del 2022. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha quindi constatato che quasi 2 milioni di italiani percepiscono il reddito di cittadinanza, comportando una spesa di quasi 700 milioni di euro mensili da parte dello Stato.
Si tratta quindi di una spesa non indifferente, il cui importo medio può andare da un minimo di 450 € ad un massimo di quasi 800 €.
Per non parlare poi dei contributi concessi ai cittadini stranieri ed extracomunitari e a tutti quelli che, all’interno del loro nucleo familiare, vedono la presenza di minori o di individui diversamente abili. In questi casi infatti, la cifra concessa tende ad aumentare, poiché molti altri tipi di sovvenzioni vengono corrisposte a tali nuclei.
È giusto abolire il reddito di cittadinanza oppure è doveroso mantenere un sistema di aiuto che può risultare fondamentale per molte famiglie? A voi i commenti!