L’ex Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ospite de L’Aria che Tira su La7, ha espresso la sua opinione sul Reddito di Cittadinanza, spiegando cosa non ha funzionato in Italia. Ecco le sue parole!
Reddito di Cittadinanza: chi manterrà il sussidio?
Il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito da due nuove misure. Al suo posto verrà introdotto l’Assegno Di Inclusione per contrastare la povertà e l’esclusione dalla società. Potranno usufruire del sussidio i nuclei familiari con minori, persone con disabilità e Over 60, tutti titolari di un Isee inferiore a 9.360 euro.
L’ADI verrà erogato per 18 mesi, ma ci sarà la possibilità di rinnovarlo per un altro anno, dopo una pausa di un mese. Le famiglie vedranno decadere il sussidio qualora uno dei componenti, ritenuti occupabili, rifiutasse un’offerta di lavoro adeguata. Sarà possibile rifiutare le proposte a tempo determinato se la distanza dal posto di lavoro dovesse superare gli 80 km. Stessa valenza se occorrono più di 120 minuti con i mezzi pubblici. Le stesse regole valgono in caso d’impiego a tempo indeterminato, ma solo per chi ha figli minori di 14 anni.
Nel frattempo, chi avrà perso il Reddito di Cittadinanza potrà richiedere un nuovo sussidio. Il 1° Settembre, infatti, entrerà in vigore il Supporto alla formazione e al lavoro. Si tratta di 350 euro mensili integrabili al reddito, non rinnovabili. I percettori riceveranno il bonus durante la frequentazione di corsi di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, per una durata di 12 mesi. I richiedenti, ovvero coloro che non possono accedere all’ADI, devono avere un’età compresa tra 18 e 59 anni e un Isee familiare non superiore a 6 mila euro. La nuova misura riguarda anche progetti artistici, culturali, sociali, ambientali e il servizio civile universale. Ecco cos’ha detto Pasquale Tridico riguardo al Reddito di Cittadinanza.
Il discorso di Pasquale Tridico: le parole sul Reddito di Cittadinanza
Pasquale Tridico ha spiegato che il Reddito di Cittadinanza è un sussidio presente in tutta Europa. Negli altri Paesi, però, il metodo di attivazione, la presa in carico e i centri per l’impiego sono davvero efficienti. Strumenti che, invece, in Italia hanno deluso le aspettative. Questo perché il Bel Paese sta pagando 20 anni di disservizio durante i quali l’attenzione è stata rivolta principalmente alle politiche attive.
L’ex Presidente dell’Inps ha poi rivelato che i nostri centri per l’impiego corrispondono soltanto a un decimo di quelli presenti in Germania.
In aggiunta, bisogna considerare la mancata formazione del personale. Tridico ha voluto precisare che, nel lungo periodo della Pandemia, il Reddito di Cittadinanza ha contrastato la povertà. Questo concetto è stato approvato anche dalle organizzazioni internazionali. Per quanto riguarda le agenzie private invece, non esiste la certezza che quelle interinali possano essere interessate a coloro che percepiscono tale reddito.
La maggior parte di queste persone non è preparata adeguatamente per entrare subito nel mondo del lavoro, anche e soprattutto dal punto di vista culturale. Ecco perché, in mancanza di posti e opportunità di lavoro, è fondamentale introdurre un metodo che sostenga il reddito per aiutare le persone ad andare avanti. E voi siete d’accordo?