Il governo Meloni ha ripreso in mano il progetto bloccato nel 2012, quello relativo alla costruzione del Ponte di Messina. Alcune aziende cinesi sarebbero interessate. Il commento di Salvini.
Ponte di Messina costruito da aziende cinesi: sarà vero?
Se lo chiedono in molti, ultimamente. Cos’è questa storia delle aziende cinesi che vogliono costruire il Ponte di Messina? Il progetto ripreso in mano dal governo Meloni dopo il blocco nel 2012 ad opera del governo Monti fa gola alle compagnie straniere, tra cui i cinesi.
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha annunciato che si tratterà della più grande opera pubblica d’Europa e di inizio secolo. Una promessa per cui sta lottando allo scopo di ottenere la posa della prima pietra del ponte che collegherebbe la Sicilia allo Stivale.
Questa italianissima opera, però, potrebbe prevedere la partecipazione di aziende cinesi. Sarà vero?
Ponte di Messina: azienda cinese Cccc molto interessata alla costruzione
C’è, in particolare, un’azienda statale cinese molto interessata alla costruzione del Ponte di Messina da 10 miliardi di euro. E’ la Cccc (China Communications Construction Company). L’ha rivelato in un’intervista al Sole 24 Ore l’ingegnere civile specializzato in ponti Pei Minshan.
L’azienda Cccc è un colosso cinese nell’ambito della costruzione di infrastrutture. Attualmente, si sta occupando della costruzione del ponte da 54,7 chilometri sul mare che collegherebbe Macao a Hong Kong.
Lo stesso leader del Carroccio ha ammesso di aver ricevuto richieste da imprese cinesi ma vuole mettere le cose in chiaro.
Matteo Salvini: il Ponte di Messina deve essere costruito da italiani
L’obiettivo di Matteo Salvini è la realizzazione di una grande infrastruttura italiana che deve essere portata avanti da italiani. Il ministro ha dichiarato che c’è già un consorzio che ha vinto la gara europea. E’ improbabile che altri possano mettere mano a questo progetto, cinesi inclusi.
Il consorzio italiano di cui parla Salvini, che potrebbe fare parte dell’ambizioso progetto, è Webuild che nel 2005 vinse la gara europea di Eurolink con il nome di Impregilo. Gara che poi non è stata finalizzata.
Di sicuro, il costo dell’infrastruttura si preannuncia alto: pur trattandosi di un progetto del 2012, i costi sono aumentati del 50%, più che raddoppiati rispetto alla delibera del Cipe. Dall’importo iniziale di 4,9 miliardi di euro stanziati nel 2001 si è passati ai 10 miliardi attuali, secondo le stime per la costruzione dell’opera.
Salvini è intenzionato a far partire i lavori nell’estate 2024.
Non mancano le critiche riguardo ai costi elevati: 10 miliardi potrebbero essere sfruttati per la realizzazione di infrastrutture ferroviarie in Sicilia e in Calabria.
Che ne pensate di questo progetto? A voi i commenti!