Ci stiamo avvicinando al periodo delle votazioni. I politici tirano nuovamente in ballo la famosa Flat Tax. Ma cosa bisogna sapere a proposito di questa tassa? Agevola le persone oppure no?
Le elezioni politiche e il tema della Flat tax
L’argomento relativo alla flat tax ha fatto molto discutere in passato e, a quanto pare, lo stesso scenario sta per ripetersi nei prossimi giorni. Si tratta di un argomento molto delicato, poiché vede la presenza di un sistema fiscale basato su un’unica aliquota dell’Irpef, grazie alla quale i lavoratori e le imprese potrebbero pagare molto meno rispetto al passato.
Si tratta quindi di un metodo che, facendo calare i costi, consentirebbe a tutti di portare a termine il proprio pagamento senza incorrere in sanzioni elevate in un secondo momento.
A prima vista tutto sembra essere perfetto, ma potrebbero crearsi gravi ammanchi nelle entrate fiscali e soprattutto verrebbe a mancare il principio della progressività relativo al pagamento delle imposte.
Berlusconi, Salvini e Meloni dicono la propria in merito al tema della flows tax
Ovviamente questo argomento è al centro della scena e proprio per questo ha destato l’attenzione di tre importanti candidati per le prossime elezioni politiche. Stiamo parlando di Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, rispettivamente i leader di Fratelli d’Italia, Forza Italia e della Lega.
Secondo Berlusconi l’aliquota dovrebbe essere fissata al 23% per tutti, mentre per Matteo Salvini è meglio lasciarla al 15% e concederla solamente ai lavoratori dipendenti.
Per Giorgia Meloni invece, sarebbe meglio ripiegare su una tassa unica da applicare ai vari ricavi, in quanto al momento non si hanno le possibilità di rilanciare il bilancio e promulgare una riforma molto più dettagliata.
La posizione della Meloni è quindi quella più ponderata, poiché la donna ha dichiarato di non voler promettere l’impossibile, ma di agire sulla base di ciò che i cittadini manifesteranno nel corso dei mesi.
Sullo stesso argomento si è esposto anche il Partito Democratico, che da sempre si ritiene contrario all’istituzione di una flat tax. Questo perché si tratta di un sistema che aumenta le ingiustizie e penalizza i fondi destinati alle scuole, alla sanità e ai servizi pubblici.
Che cosa bisogna sapere sulla flat tax?
La flat tax ha come fine quello di ridurre le imposte in quanto fissa come unica aliquota sull’Irpef delle soglie di pagamento che variano in base al reddito.
Al momento questa tassa è fissata al 23% per chi ha un reddito fino a 15.000 €; al 25% fino ai 28.000 €; al 35% fino ai 50.000 e al 43% per tutti quelli che superano i 50.000 € l’anno.
L’intento principale è quello di permettere a tutte le persone di pagare le tasse in maniera regolare, evitando così l’evasione fiscale e le relative sanzioni che verranno applicate in un secondo momento. Così facendo però, ci sarebbero dei piccoli effetti collaterali ai danni dello Stato, in quanto le entrate sono molto ridotte e i ricchi potrebbero godere di ulteriori vantaggi cosa che, invece, non avverrà nei confronti dei lavoratori.
Qual è la vostra opinione in merito alle idee sulla flat tax dei vari partiti di centrodestra? Quale dei tre esponenti politici potrebbe essere sulla strada giusta? A voi i commenti!