• Gio. Nov 21st, 2024

Ormai la guerra tra Russia e Ucraina è in corso da tre mesi. Giorni infiniti in cui bombardamenti e distruzione non fanno che far aumentare la lista dei morti e dei feriti. I negoziati sono fermi, la diplomazia del tutto inutile e l’ipotesi di un trattato di pace sfuma sempre di più. Ecco il desiderio di Zelensky.

La situazione del conflitto in Ucraina: l’ipotesi della pace sfuma

La guerra non è mai giusta e sicuramente non è il miglior metodo per ottenere qualcosa. Quella che Putin ha più volte descritto come una guerra lampo ha superato la soglia dei tre mesi. A quanto pare non si hanno notizie di una sua ipotetica fine.

Le sanzioni che hanno colpito la Russia per mano di Europa e Stati Uniti d’America non hanno avuto grande successo. Putin non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi ma, grazie al supporto militare, l’Ucraina riesce a fronteggiare l’emergenza.

Le due Nazioni quindi, continuano a sfidarsi in questo serrato braccio di ferro senza vincitori né vinti. Un uomo vicino a Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha infatti ribadito la determinazione dell’Ucraina.

Questa non è contraria ai trattati di pace ma, sicuramente, non cesserà il fuoco fino a quando le truppe nemiche non si ritireranno. Nel caso in cui Putin non cambiasse idea quindi, la risposta dell’Ucraina sarà sempre più forte, ben lontana dalla possibilità di pace.

Il desiderio di Kiev: voglia di tornare alla normalità

L’invasione dell’Ucraina ha comportato un grave danno per la Nazione di Zelensky che, da un giorno all’altro, ha visto crollare il proprio governo senza poter far nulla. L’operazione speciale guidata da Putin ha come fine quello di assoggettare alcuni territori ucraini alla Russia, come ad esempio il Donbass.

Zelensky ha invece espresso il desiderio di voler tornare al clima che si respirava prima della guerra, atmosfera offerta da un accordo ben definito dal Trattato di Minsk. In questa occasione le due Nazioni si erano messe d’accordo rivolgendosi alla diplomazia della Bielorussia.

Nel documento si legge, inoltre, come venne stabilita la sottomissione del Donbass all’Ucraina, anche se molte leggi politiche non sono mai state applicate al contesto.

È proprio su questo aspetto che Putin sta focalizzando il suo intervento, mentre per l’Ucraina è possibile sorvolare su questo aspetto.

Guerra Russia-Ucraina: che cosa sta succedendo negli ultimi giorni?

Dopo tre mesi di guerra, gran parte dell’esercito russo ha focalizzato il suo intervento sulla zona orientale della Nazione. L’offensiva russa è piuttosto rallentata, ma non per questo intenzionata ad arrendersi.

L’esercito di Kiev invece, è riuscito a riprendere il controllo su molte città ucraine, respingendo molti attacchi perpetrati dei russi. Sembrerebbe infatti che la volontà di invadere la Nazione si sia trasformata in una sorte di occupazione, che non lascia presagire quali comportamenti mettere in atto.

I bombardamenti e gli attacchi aerei continuano però su Mariupol, risultando estremamente aggressivi anche nella zona del Donbass. Secondo gli ucraini infatti, la volontà primaria della Russia è quella di assoggettare questi territori al proprio impero.

Questi si andrebbero ad aggiungere alle aree di Donetsk e Lugansk, le prime ad essere colpite dal controllo russo.

Dopo tre mesi di guerra è così difficile trovare un accordo per riporre le armi? Quanto durerà ancora questo pericoloso conflitto? A voi i commenti!