Durante le comunicazioni in Senato, è intervenuta Meloni sull’invio aiuti in Ucraina. E’ falso dire che si tolgono risorse agli italiani – ha chiarito.
Meloni sull’invio aiuti in Ucraina: è falso dire che toglie risorse agli italiani
In Aula al Senato, in vista del prossimo Consiglio Europeo del 23 e 24 marzo, la premier ha messo i puntini sulle i. E’ intervenuta con forza dichiarando che il suo governo non ha mai nascosto l’intenzione di aumentare gli stanziamenti per spese militari. Anche i governi precedenti l’hanno fatto, seppure di soppiatto, senza peraltro metterci la faccia.
A Palazzo Madama, la premier ha voluto sfatare quella che considera una menzogna, una puerile falsità. L’idea che l’invio di armi sottragga risorse alle necessità degli italiani è falsa. Lo sanno tutti in Senato. Chi dice il contrario e racconta all’Italia che si spendono soldi a scapito degli italiani lo fa per mera propaganda. Raccontare che si potrebbero aumentare le pensioni o ridurre le tasse se si evitasse l’invio delle armi all’Ucraina è una menzogna.
Le parole della presidente del Consiglio hanno strappato una standing ovation. I senatori della maggioranza si sono alzati in piedi ad applaudire. La premier li ha ringraziati per il loro sostegno.
L’Italia invia armi all’Ucraina già in suo possesso, anche per scongiurare la guerra
Con l’elmetto in aula, nella sua comunicazione al Senato, Meloni ha detto di più sull’invio aiuti in Ucraina. Il nostro Paese sta inviando armi che sono già in suo possesso. Fortunatamente, l’Italia non deve utilizzare quelle armi e le invia all’Ucraina anche per tenere lontana la guerra dal proprio territorio.
Raccontare agli italiani il contrario è una ‘menzogna’, che Giorgia Meloni ha voluto chiamare col suo nome.
Invio di armi in Ucraina: la parola alle opposizioni
Il Pd è d’accordo sul fatto di continuare ad assicurare pieno sostegno all’Ucraina, con tutte le forme di assistenza, e di sostenere gli sforzi diplomatici a livello UE.
Alleanza Verdi-Sinistra e Movimento 5 Stelle hanno, invece, presentato ciascuno la propria risoluzione al fine di sospendere l’invio di armi.
La reazione della Lega in aula all’escalation bellica ha sorpreso non poco. Il capogruppo Massimiliano Romeo ha risposto con una domanda. Qualcuno pensa davvero di poter sconfiggere militarmente la Russia? La storia dovrebbe insegnare qualcosa.
Quanto ci costa la guerra e l’aumento delle spese militari?
La stima dell’Osservatorio Mil€x è di 800 milioni, in base alle dichiarazioni governative considerando, oltretutto, che la lista completa degli invii è secretata.
A livello europeo, la stima dell’Istituto Kiel è di 15-20 miliardi spesi finora.
Dal Rapporto annuale della Nato emerge che, nel 2022, la spesa militare italiana equivale all’1,51% del Pil, contro l’1,57% nel 2021.
In realtà, il budget è aumentato toccando i 1.930 miliardi di dollari: un incremento di circa 70 miliardi rispetto al 2021.
Che ne pensate degli aiuti militari all’Ucraina? A voi i commenti!