Il governo Meloni sui migranti, principale emergenza del momento, risulta dormiente, ‘sonnambulo’. Flop della premier al Consiglio UE nell’indifferenza europea.
Governo Meloni sui migranti: dormiente, incapace di fare i conti con la realtà
Il governo di destra denota assenza di umanità e ideologica, indifferenza, mancanza di una visione concreta della realtà. La Repubblica lo definisce sonnambulo. L’ha dimostrato nella tragedia dei morti in mare a Cutro con le parole di Piantedosi e la totale assenza di Meloni.
L’esecutivo Meloni è nel caos, non è in grado di fare i conti con la realtà. Un esempio? Dopo un’ora dall’inizio del click day sono pervenute sul sito web del Viminale 238mila domande di datori di lavoro. Cercano lavoratori stranieri nell’agricoltura, costruzioni, turismo. L’ondata di richieste ha spinto la ministra del Lavoro ad ammettere che bisognerà riaprire i flussi.
Nel frattempo, il governo prosegue la guerra alle Ong, le organizzazioni umanitarie. Secondo la leader del Pd, Elly Schlein, Meloni deve chiedere una Mare nostrum europea piuttosto che dichiarare guerra alle Ong.
Governo Meloni sui migranti: il flop al Consiglio europeo
Giorgia Meloni ha illuso per settimane gli italiani dicendo che ci sarebbe stata più attenzione da parte di Bruxelles per l’emergenza migratoria. Di fatto, la premier è tornata dal Consiglio europeo del 23-24 marzo con un pugno di mosche in mano. Gli altri leader europei pare non intendano cambiare il trattato di Dublino.
A detta di Nicola Molteni, sottosegretario leghista all’Interno, ‘non arrivano atti concreti dal vertice di Bruxelles’. E’ difficile sentirsi soddisfatti senza una nuova politica dei rimpatri, fondi veri sugli accordi bilaterali con i Paesi, un programma concreto sul tema dei migranti.
I leader europei non vogliono cambiare il trattato di Dublino
Il punto migrazioni è inserito fra le priorità insieme a sostegno all’Ucraina, clima e rilancio della competitività europea. Che il tema migranti sia prioritario si sa dalla firma del trattato di Dublino, ma servono nuovi piani e più attenzione. Non bastano i soliti slogan sovranisti, senza contare che la responsabilità di una politica assente dinanzi alla questione dei migranti non è soltanto di Roma.
L’Europa non mostra nessuna volontà di adeguare il trattato di Dublino programmando una nuova missione di soccorso e salvataggio sul tipo di Mare Nostrum. Non lo chiede neanche Giorgia Meloni ed è questo che le rimprovera Elly Schlein.
Tutti in Europa alzano il muro sulla vicenda migranti e morti in mare. Cosa proporranno Ursula Von der Leyen e Charles Michel al prossimo vertice UE di giugno? Si saprà a tempo debito, soprattutto in merito a quanto intenderanno spendere i singoli Stati per intervenire nei Paesi di partenza e provenienza dei migranti.
Che ne pensate del governo Meloni? A voi i commenti!