È trapelata la somma che Maurizio Gasparri percepisce di pensione in totale all’anno. Ecco di quanto si parla!
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e figura storica del centrodestra italiano, è spesso al centro delle discussioni pubbliche. Il suo nome è legato a una lunga carriera politica iniziata molti anni fa, che lo ha portato a ricoprire ruoli di grande rilievo nel panorama politico nazionale.
Gasparri è diventato particolarmente noto tra il 2001 e il 2005, quando ha servito come Ministro delle Comunicazioni nel governo Berlusconi. Durante quel periodo, ha promosso la famosa “Legge Gasparri”, una normativa che ha riformato il settore delle comunicazioni e delle radiotelevisioni, generando un ampio dibattito pubblico.
Il suo percorso politico ha avuto inizio nel Movimento Sociale Italiano, per poi proseguire in Alleanza Nazionale. Attualmente è uno dei principali esponenti di Forza Italia e ha ricoperto in passato anche il ruolo di vicepresidente del Senato.
Vediamo dunque alcuni dettagli relativi alla sua carriera, i guadagni e la pensione che percepisce.
Maurizio Gasparri è entrato per la prima volta in Parlamento nel 1992 e da allora è sempre stato riconfermato. Attualmente, in qualità di senatore, percepisce un’indennità mensile lorda di 11.555 euro, che al netto corrisponde a 5.304,89 euro. A questa cifra si aggiungono una diaria di 3.500 euro, un rimborso spese di mandato di 4.180 euro e ulteriori 1.650 euro mensili per coprire spese forfettarie come telefono e trasporti. In totale, il suo stipendio mensile raggiunge circa 14.634,89 euro.
Nel 2019, Gasparri ha dichiarato un reddito complessivo di 125.035 euro, in calo rispetto al 2018, quando il suo reddito era di 142.027 euro. Tuttavia, nella sua dichiarazione del 2023, che riflette i redditi del 2022, ha registrato una cifra notevolmente più alta, pari a 262.277 euro.
Oltre al suo stipendio di senatore, Gasparri percepisce anche una pensione da giornalista. Secondo quanto riportato da alcune fonti, ha iniziato a percepire questa pensione dopo aver lavorato per 9 anni presso il Secolo d’Italia e successivamente aver accumulato 28 anni di aspettativa. La notizia della sua pensione ha suscitato diverse reazioni, ma il senatore ha sempre ribadito che tutto è avvenuto nel pieno rispetto delle regole.
Invito chi legge a riflettere su questa tematica e a condividere la propria opinione nei commenti.