• Sab. Apr 12th, 2025

Mentre Giorgia Meloni sceglie il silenzio, Salvini rilancia la sfida sul Viminale. Dietro le apparenze, cresce la tensione nella maggioranza. Ecco che cosa sta accadendo!

 

Nel cuore di Firenze si è svolto un congresso carico di aspettative e nervi tesi. La Lega si è riunita per confermare la leadership di Matteo Salvini, che ha ottenuto il sì per acclamazione fino al 2029. Ma l’atmosfera non è stata solo celebrativa. L’ombra del Viminale, il Ministero dell’Interno, è tornata a incombere sulla maggioranza, mentre Giorgia Meloni ha preferito non essere presente fisicamente, inviando un videomessaggio lungo e misurato.

Nel suo intervento registrato, la premier ha sottolineato l’unità della coalizione, il lavoro svolto dal governo e i progetti futuri: giustizia, autonomia differenziata e la difesa dei confini. Ha anche ricordato che l’esecutivo attuale è tra i più longevi della Repubblica, ancora con un largo consenso popolare. Ma nessuna parola sul Viminale. Un silenzio che pesa.

Nel frattempo, Salvini non ha usato toni di sfida, ma ha lasciato intendere chiaramente il suo interesse a riprendersi il Ministero degli Interni. Il leader leghista ha dichiarato di essere pronto a servire il Paese, parlando di richieste che arrivano direttamente dai cittadini. L’attuale ministro, Piantedosi, è dato in uscita, forse in corsa per la Regione Campania. Ecco che si apre il tema più scottante: il possibile rimpasto.

Il vicepremier ha fatto appello all’unità della maggioranza, ma ha anche alzato l’asticella: la Lega, ha detto, vuole tornare a guidare la coalizione. In altre parole, non si accontenta più del secondo posto. Il congresso è stato anche l’occasione per approvare un nuovo statuto, che allunga i mandati da tre a quattro anni, e per ribadire il peso crescente del partito all’interno del centrodestra.

Tuttavia, non tutti sembrano gradire questa accelerazione. Da Forza Italia, Raffaele Nevi ha gelato ogni ipotesi di redistribuzione delle deleghe: il governo funziona così com’è, e ogni decisione va condivisa. Un messaggio chiaro alla Lega, che però sembra voler alzare il volume delle proprie ambizioni.

Sul palco è intervenuto anche Elon Musk, in collegamento video, con un’intervista distopica realizzata da Salvini. Il fondatore di Tesla ha parlato di scenari cupi per l’Europa, evocando perfino uccisioni di massa. Un intervento che ha suscitato scalpore, ma ha anche aggiunto un tocco mediatico al congresso leghista.

Intanto, la premier tace sul nodo chiave. Nessun commento diretto alla proposta di Salvini. Strategia o cautela? Nel centrodestra qualcosa si muove, e i malumori dentro la Lega cominciano a farsi sentire. La partita per il Viminale è appena iniziata, e le tensioni potrebbero presto superare le apparenze di armonia.

Cosa ne pensate del braccio di ferro interno alla maggioranza? Salvini riuscirà a tornare al Viminale? Dite la vostra nei commenti!