La ragazza che ha denunciato Leonardo La Russa, ha avuto un colloquio con i magistrati di 3 ore. Ecco cosa ha raccontato.
Caso Leonardo La Russa: ragazza drogata, non c’era consenso
La 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa per violenza sessuale ha parlato a lungo con i pubblici ministeri. Il colloquio è durato tre ore. L’audizione alla presenza del pubblico ministero Rosaria Stagnaro e del procuratore aggiunto Letizia Mannella è iniziata verso le 12 e si è conclusa alle 15.
In seguito, gli inquirenti hanno sentito due amiche della ragazza. Si tratta delle principali testimoni oculari di quanto avvenuto dentro e fuori l’Apophis Club di Milano. I due ex compagni di liceo (Leonardo e la presunta vittima) si sono incontrati in questa discoteca esclusiva, prima di andare nella casa milanese della seconda carica dello Stato.
La 22enne ha raccontato ciò che è avvenuto la notte fra il 18 e il 19 maggio a casa del figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ha ricostruito la sua verità dicendo di essere sotto shock, non ricorda nulla.
Tutto ciò che ricorda è che Leonardo le ha dato un drink portandola a casa sua senza che lei fosse in condizione di scegliere cosa fare. Ha aggiunto che Leonardo le ha riferito, in seguito, di aver avuto rapporti sessuali con lui ed un amico a sua insaputa. L’amica le ha riferito che, dopo aver assunto quel drink offerto dal ragazzo, lei non riusciva più a parlare normalmente. Le ha detto che era stata drogata.
La ragazza si è risvegliata nuda e molto confusa
La ragazza, assistita dal legale Stefano Benvenuto, è stata convocata presso la Questura di Milano. Non è stata sentita al quarto piano del Palazzo di Giustizia allo scopo di garantire più privacy alla giovane, risparmiandole il clamore mediatico.
Il colloquio è servito a Letizia Mannella (procuratrice aggiunta) e Rosaria Stagnaro (sostituta) per avere maggiori dettagli sulla vicenda.
La ragazza aveva già messo nero su bianco in 23 punti i fatti nella querela inviata via Pec il 29 giugno tramite l’avvocato. Ha deciso di sporgere denuncia 40 giorni dopo quanto avvenuto la notte tra il 18 e il 19 maggio, quando si è risvegliata ‘nuda’ e ‘molto confusa’ nel letto di Leonardo.
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