Recenti dichiarazioni di Ignazio La Russa potrebbero rappresentare un pericolo per Giorgia Meloni. Perché potrebbe essere compromessa l’immagine del Premier?
In occasione del Giorno della Memoria, che il 27 gennaio di ogni anno commemora le vittime dell’Olocausto, la Meloni ha omesso qualcosa nel suo messaggio ufficiale. Ha citato il piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Ha sottolineato l’infamia delle leggi razziali del 1938 che ha toccato anche la nostra nazione. Non ha ricordato, però, che quel piano è stato condiviso dal regime fascista in Italia.
La polemica scoppiata su questa ‘omissione’ ha oscurato dichiarazioni di Ignazio La Russa che avrebbero dovuto essere evidenziate. Mostrano un contesto culturale che potrebbe compromettere l’immagine del governo Meloni e dell’Italia, soprattutto negli USA e in Europa.
Il presidente del Senato nonché fondatore di Fratelli d’Italia, in un’intervista rilasciata all’Ansa, ha annunciato la sua proposta di dedicare una giornata alla drammatica istituzione delle leggi razziali. Una giornata per ricordare che l’Italia deve farsi perdonare quelle leggi odiose.
Dichiarazioni di Ignazio La Russa: un pericolo per Giorgia Meloni?
Una giornata per ricordare le terribili leggi razziali può bastare a rendere il fascismo un errore storicamente perdonabile? Chiedere scusa per la complicità di Benito Mussolini al genocidio di ebrei, rom ed altre minoranze basta per rimettere le cose a posto? Ammettere le responsabilità dinanzi alla Shoah potrebbe significare per i discepoli del fascismo qualcosa di impossibile: saldare il debito morale. Come se, accantonando la questione delle leggi razziali, il fascismo possa essere considerato un partito come gli altri o se l’ipotesi di un fascismo democratico possa reggere.
Ignazio La Russa non rinnega il suo senso di appartenenza ad un partito in cui ha militato né la figura di suo padre, uno dei fondatori del Movimento sociale italiano. Tuttavia – dice – rispetta le leggi, i valori costituzionali. Si considera imparziale in aula, al di sopra delle parti.
L’errore di Ignazio La Russa
La Russa fa l’errore di ritenere che il fascismo sia al di sopra dei suoi crimini.
Proporre una giornata in memoria delle leggi razziali non può oscurare il fatto che non si tratta di chiedere scusa per un errore commesso ma per l’essenza stessa del fascismo. Nel regime violento, dispotico e repressivo del fascismo, le leggi razziali sono state una delle tante conseguenze. Il regime fascista è in sé il grande crimine contro l’umanità, un crimine imperdonabile al pari del nazismo e dello stalinismo.
Le dichiarazioni di La Russa possono minare la reputazione del governo in un periodo in cui Giorgia Meloni è ancora sotto osservazione a livello internazionale anche per il suo passato politico.
”Quando non ci sarà più la vecchia generazione che ha vissuto l’orrore, il compito di testimoniare spetterà a chi resta. La differenza tra destra post-fascista e moderna-democratica partirà proprio da qui”. Così ha concluso Ignazio La Russa.
Che ne pensate della proposta di La Russa? A voi i commenti!