La vittoria di Donald Trump ha salvato definitivamente il governo Meloni da possibili rotture. Ecco per quale motivo!
Il recente esito delle elezioni americane ha portato alla rielezione di Donald Trump, e questo avvenimento ha salvato la stabilità del governo di Giorgia Meloni. Da mesi, la premier italiana ha cercato di tessere legami strategici con figure influenti vicine all’ex presidente americano, come Elon Musk, anticipando un possibile ritorno di Trump. La situazione sarebbe stata ben diversa con la vittoria della candidata democratica Kamala Harris, che avrebbe potuto complicare le dinamiche interne e internazionali dell’Italia. Harris, infatti, avrebbe visto con sospetto molti politici europei vicini a Meloni, inclusi Salvini e Orban, considerandoli ostili alle sue idee progressiste. Questo risultato elettorale ha avuto un peso significativo, con effetti che hanno attraversato l’Atlantico, impattando direttamente l’Italia.
Per comprendere l’effetto di queste elezioni sugli equilibri italiani, è utile ripercorrere gli ultimi mesi. Durante il 2024, anno della presidenza italiana del G7, Meloni ha sostenuto gli Stati Uniti in molte questioni globali, allineandosi con l’amministrazione Biden su temi strategici come il sostegno all’Ucraina e la cautela verso la Cina. Tuttavia, da settembre, con l’avvicinarsi delle elezioni USA, il tono della leader di Fratelli d’Italia è cambiato. In occasione di un viaggio negli Stati Uniti, durante il quale ha ricevuto il premio Global Citizen Awards dal think tank Atlantic Council, Meloni ha evitato un incontro con Biden, scegliendo invece di accettare il premio direttamente da Musk, uno dei maggiori sostenitori di Trump.
L’approccio pragmatico di Meloni dimostra la sua abilità nel mantenere buoni rapporti con entrambe le correnti politiche americane, senza schierarsi apertamente. Non appena i sondaggi hanno iniziato a favorire Trump, la premier ha prudentemente preso le distanze dall’amministrazione Biden-Harris. Questa mossa ha permesso a Meloni di evitare tensioni in Italia: una presidenza Harris, pur favorevole alla cooperazione internazionale, avrebbe potuto aumentare le tensioni interne nel governo italiano, specie con la componente più populista rappresentata da Salvini. Quest’ultimo avrebbe certamente usato un’ipotetica vittoria della Harris come leva per attrarre consensi, criticando la sua politica su temi come ambiente e diritti LGBTQ+.
La vittoria di Trump rappresenta una garanzia per Meloni, che può ora affrontare meno pressioni interne. Tuttavia, questo risultato potrebbe ridurre il sostegno degli Stati Uniti alle priorità internazionali italiane, portando Meloni a rafforzare i legami con l’Unione Europea e con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Se gli Stati Uniti guidati da Trump dovessero allentare il supporto su temi cruciali come l’immigrazione e il Medio Oriente, l’Italia potrebbe trovarsi ad appoggiarsi sull’UE per mantenere una stabilità diplomatica.
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