La manovra del Governo Meloni segna un ritorno all’austerità, con tagli alla spesa pubblica e stipendi impoveriti. Ecco che cosa succederà!
Il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, ha lanciato un allarme chiaro: la prossima legge di bilancio del governo Meloni inaugurerà un nuovo periodo di austerità per l’Italia. Durante un incontro con i sindacati, l’esecutivo ha confermato che i tagli alla spesa pubblica saranno inevitabili, a partire dalla sanità, fino alle pensioni. Inoltre, gli stipendi pubblici subiranno una perdita di potere d’acquisto, aggravando la già precaria situazione economica di molti lavoratori.
Il governo ha presentato il suo piano per i prossimi sette anni, che sarà inviato all’Europa. L’obiettivo dichiarato è quello di mettere ordine nei conti pubblici, ma a un prezzo alto. Ferrari ha criticato duramente questa impostazione, sostenendo che l’austerità danneggerà l’economia, comprimendo salari e occupazione, e aumentando il debito pubblico. Secondo lui, il governo sta nascondendo la verità sulla situazione economica, celebrando dati di crescita che in realtà sono ben al di sotto delle aspettative, con un PIL che fatica a crescere.
L’inflazione degli ultimi anni ha colpito duramente i salari, mentre il governo ha lasciato correre, nonostante le promesse di riforme e miglioramenti. Ferrari sottolinea che anche i fondi per la sanità sono insufficienti, e il sistema sanitario nazionale è sull’orlo del collasso. A livello di pensioni, non ci saranno novità, lasciando molti italiani con la prospettiva di lavorare fino a tarda età per poi ricevere assegni insufficienti.
In conclusione, il nuovo percorso delineato dal governo Meloni sembra segnare un ritorno a una politica di austerità che, secondo Ferrari, non porterà a miglioramenti, ma solo a sacrifici per i cittadini. La domanda che resta è se questo piano sarà davvero sostenibile per il futuro del Paese. Cosa ne pensi? Lascia un commento!