Giorgia Meloni ha recentemente incontrato Xi Jinping in Cina, per discutere la validità della Via della Seta. Ecco che cosa è stato deciso!
Giorgia Meloni, durante una visita di Stato in Cina, ha annunciato la fine della partecipazione dell’Italia al progetto della Via della Seta, sostenendo che l’accordo firmato dall’ex premier Giuseppe Conte non ha portato i benefici economici promessi. In un lungo incontro con la stampa a Pechino, Meloni ha spiegato che l’Italia si impegnerà in un nuovo piano d’azione triennale, mirato a rafforzare i rapporti economici con la Cina senza il vincolo della Via della Seta.
Durante la sua visita, Meloni ha avuto un incontro significativo con il presidente cinese Xi Jinping. Ha discusso dell’importanza della Cina nel contesto internazionale, sottolineando la necessità di un ruolo attivo del paese per promuovere la pace globale, soprattutto nei confronti del conflitto in Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente. Meloni ha esortato la Cina a non sostenere la capacità industriale della Russia e a promuovere la pace tra i popoli. Ha anche menzionato la situazione di tensione tra Israele e Libano, affermando che è fondamentale non cadere nelle provocazioni e promuovere la moderazione.
Meloni ha criticato le politiche di Giuseppe Conte riguardo la Via della Seta, evidenziando come queste abbiano portato a un deficit commerciale di 41 miliardi di euro nel 2022. Ha sottolineato che, nonostante le critiche dell’ex premier, l’Italia si è allontanata dall’accordo senza compromettere i rapporti con la Cina. Ha spiegato che l’Italia era l’unica grande nazione europea a partecipare alla Via della Seta, ma con un interscambio economico inferiore rispetto ad altri paesi europei.
Il premier italiano ha anche affrontato le accuse mosse dalla Commissione europea riguardo lo stato di diritto in Italia. Ha ribadito che non c’è stato alcun peggioramento nei rapporti con l’Unione Europea, contrariamente a quanto sostenuto dalle opposizioni. Meloni ha respinto le accuse di pressioni politiche sulla stampa, affermando che la governance della Rai è regolata da una legge del 2015, durante il governo Renzi, e che le critiche mosse nel report della Commissione sono state strumentalizzate.
Ha chiarito che le querele da lei fatte risalgono al periodo in cui era all’opposizione e non al governo, denunciando un tentativo da parte della sinistra di strumentalizzare il servizio pubblico per i propri scopi. Meloni ha insistito sull’importanza della libertà di stampa e informazione, ritenendo che le relazioni con la Commissione europea non siano compromesse.
L’uscita dalla Via della Seta rappresenta una mossa strategica per l’Italia, che mira a costruire nuove basi per il commercio internazionale. Questa decisione potrebbe segnare un punto di svolta nei rapporti tra Italia e Cina, aprendo nuove opportunità per entrambe le nazioni. Quali potrebbero essere gli effetti a lungo termine di questa scelta sul commercio internazionale dell’Italia? Lascia un commento con la tua opinione.