La possibile vittoria di Marine Le Pen in Francia potrebbe scatenare il panico nei mercati, con effetti devastanti per l’economia italiana. Ecco cosa potrebbe accadere.
Gli esperti sono certi: una vittoria di Marine Le Pen alle elezioni francesi potrebbe scatenare il panico nei mercati, con effetti devastanti per l’economia italiana già fragile.
Tutti gli occhi sono puntati sulla Francia mentre ci avviciniamo al secondo turno delle elezioni legislative. Il primo turno ha visto il Rassemblement National di Le Pen in testa, ma la partita si deciderà domenica prossima nei ballottaggi di 501 collegi su 577. Per scongiurare una maggioranza di destra e un governo guidato dal giovane Jordan Bardella, il presidente Emmanuel Macron ha invocato un “blocco repubblicano” che sta già prendendo forma. Nupes, la coalizione che comprende il Partito Socialista, La France Insoumise di Mélenchon, i Verdi e il Partito Comunista, insieme a Ensemble, il partito di Macron, hanno deciso di presentare un solo candidato nei ballottaggi, cercando di ridurre le chance di vittoria per il Rassemblement National. Questa disperata strategia potrebbe funzionare: la destra ha conquistato solo 38 seggi e la strada verso la maggioranza di 289 deputati è ancora lunga.
L’esito di queste elezioni avrà un impatto politico enorme non solo in Francia ma in tutta Europa. Gli analisti temono che turbolenze nei mercati potrebbero colpire Parigi e, come un effetto domino, anche l’Italia. In un recente articolo di Reuters, Otmar Issing, ex capo economista della BCE e architetto dell’Euro, ha paragonato il debito di Italia e Francia a una “spada di Damocle” sulla moneta unica, destinata a cadere se il problema non verrà affrontato.
Perché la Francia può mettere in crisi l’economia italiana
Gli analisti di Reuters spiegano che una vittoria del Rassemblement National potrebbe scatenare caos politico e sociale in Francia. Già si sono viste manifestazioni contro la destra nelle principali città dopo i primi risultati del voto. Macron, alla vigilia delle elezioni, ha parlato del rischio di una guerra civile in Francia, temendo la coabitazione con un primo ministro come Bardella, diverso per partito e linea politica. Parigi da anni ha problemi con i conti pubblici, ma ha sempre ricevuto un trattamento di favore a Bruxelles. Tuttavia, questa benevolenza potrebbe terminare con un governo di destra, rischiando turbolenze nei mercati e gravi conseguenze sociali.
Una crisi economica in Francia inevitabilmente contagerebbe anche l’Italia, che ha un debito pubblico maggiore. La Commissione Europea e la BCE avrebbero strumenti per arginare una crisi, ma potrebbero non intervenire se Le Pen non ammorbidisse le sue posizioni. Un funzionario dell’UE ha citato Roma come modello per Parigi, riferendosi al primo ministro Giorgia Meloni che, una volta eletta nel 2022, ha attenuato la sua retorica anti-UE, allineandosi sulla politica estera. Se Bardella, come Le Pen, non seguisse lo stesso percorso, Bruxelles e Francoforte potrebbero interrompere il trattamento di favore verso la Francia. Se Parigi entrasse in crisi, le conseguenze per l’Italia potrebbero essere ancora più gravi.