Nelle ultime ore si stanno discutendo da vicino alcune procedure che potrebbero studiare al meglio la situazione dei Campi Flegrei. Ecco le ultime disposizioni emanate dal Governo.
Campi Flegrei, la difficile situazione: l’intervento del Governo
Le ultime ore non sono state di certo delle più facili per quanto riguarda la zona dei Campi Flegrei. Forti scosse di terremoto si sono susseguite nel giro di pochissimo tempo e si teme che uno dei vulcani possa eruttare all’improvviso, comportando gravi danni per le persone e il paesaggio. Proprio per questa ragione il Governo ha deciso di porre l’attenzione sulla questione, elaborando un provvedimento da attuare in caso di anomalie territoriali causate dall’attività vulcanica.
Il Consiglio dei Ministri si è quindi riunito, anche se Giorgia Meloni non ha potuto partecipare in quanto al momento si trova a Granada. Secondo le prime indiscrezioni il Governo avrebbe prorogato per altri sei mesi lo stato di emergenza sui migranti. La proroga è stata invece di 12 mesi per quanto riguarda tutte quelle terre in cui si stanno verificando degli stati di emergenza dovuti a eventi atmosferici oppure causati da avvenimenti come i terremoti. Per tutti questi luoghi, quindi, lo stato di emergenza continuerà.
Si è poi ampiamente discusso sulle risorse volte a identificare le problematiche che potrebbero verificarsi in questa zona a seguito dell’attività sismica. Il Governo avrebbe investito quasi 53 milioni di euro per verificare tutte le infrastrutture, analizzare le zone edificate e potenziare tutti gli atti portati a termine dalla Protezione civile.
I nuovi interventi previsti per la zona dei Campi Flegrei
Tra le zone più a rischio in questo momento compare quella dei Campi Flegrei che, da qualche giorno, vede varie anomalie nel terreno che continua ad alzarsi ed abbassarsi a causa dell’attività sismica e vulcanica. Sembra che il Governo abbia deciso di prendere delle iniziative per sovvenzionare ulteriori verifiche, in quanto la Regione Campania avrebbe rifiutato ogni tipo di intervento.
L’obiettivo è quello di lavorare per prevenire tutte quelle catastrofi che potrebbero verificarsi laddove l’attività vulcanica dovesse crescere all’improvviso. Il Governo spera, quindi, che la Campania possa cambiare idea anche se il Presidente della Regione Vincenzo De Luca non sembra intenzionato a farlo. Per il politico, infatti, la Campania non dispone dei fondi adatti per intraprendere queste verifiche, ma è proprio il Governo a dover supportare i cittadini campani durante questo periodo di emergenza e crisi.
Al momento la situazione è piuttosto incerta, ma pare che sia stato elaborato un piano di evacuazione che dovrà essere perfezionato nei prossimi tre mesi. Il primo passo partirà dai centri di competenza, i quali dovranno monitorare la situazione e inviare un allarme laddove qualcosa di pericoloso potrebbe manifestarsi. La Protezione civile poi entrerà in gioco proponendo delle esercitazioni che aiuteranno la popolazione ad evacuare la zona all’occorrenza.
Prima di tutto questo, però, bisognerà portare a termine un progetto che si basa su quattro punti fondamentali. Il primo si focalizza sull‘analisi della vulnerabilità sismica al fine di migliorare strutture e infrastrutture. Successivamente si passerà alla microzonazione sismica, allo studio dell’edilizia pubblica e infine a fornire dei sistemi di monitoraggio in grado di lanciare l’allerta in maniera immediata. Ovviamente bisognerà poi disporre del tempo necessario per istruire al meglio la popolazione del luogo, in modo da coordinare ogni tipo di attività e agire in maniera pronta e dettagliata in caso di emergenza. Proprio per questo nei prossimi giorni verranno effettuate delle prove di evacuazione negli ospedali che sorgono in corrispondenza dei Campi Flegrei.
È giusto rivolgere queste attenzioni alla zona dei Campi Flegrei visto gli ultimi fenomeni che stanno interessando questa terra? I nuovi interventi previsti dal Governo riusciranno a scongiurare l’ennesima catastrofe? A voi i commenti!