• Lun. Set 16th, 2024

Nell’Ultima Cena di Leonardo non sono ancora stati risolti alcuni enigmi. Ecco di cosa si tratta!

 

Guardando l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, uno dei dettagli più sorprendenti è l’assenza dei piedi di Gesù. Questa opera iconica, dipinta tra il 1494 e il 1498 e conservata nel refettorio del Santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano, sembra mancare di un elemento fondamentale nella rappresentazione di Cristo. I piedi, simbolo potente nell’iconografia cristiana, spesso associati alla lavanda dei piedi degli apostoli o alla crocifissione, sono completamente assenti in questa scena.

La domanda che sorge spontanea è: che fine hanno fatto i piedi di Gesù nel Cenacolo? La risposta sembra essere legata a due motivi principali. Il primo è di natura pratica. Nel 1652, per facilitare l’accesso al refettorio del convento, fu aperta una porta proprio dove si trovavano i piedi di Gesù nel dipinto. Questo intervento architettonico ha comportato il taglio della parte inferiore della composizione, eliminando così i piedi del Cristo.

Tuttavia, esiste anche un secondo motivo, meno evidente ma altrettanto significativo. La tecnica utilizzata da Leonardo per dipingere l’opera si rivelò problematica. Contrariamente alla pratica dell’epoca, Leonardo scelse di non realizzare un affresco, ma di sperimentare con una combinazione di tempera e olio direttamente sul muro trattato. Questa innovativa tecnica, però, si dimostrò fragile. Subito dopo il completamento dell’opera, la vernice cominciò a sfaldarsi, danneggiata dal vapore proveniente dalla cucina del convento e dalla fuliggine delle candele. Col tempo, le condizioni del dipinto peggiorarono, e i piedi di Gesù divennero una delle parti più compromesse.

Se ci chiediamo come avrebbero potuto apparire questi piedi mancanti, possiamo rivolgerci alle copie su tela dell’Ultima Cena realizzate da artisti contemporanei a Leonardo. Una di queste, attribuita a Giampietrino e Giovanni Antonio Boltraffio, e oggi conservata alla Royal Academy of Arts di Londra, mostra Gesù con i piedi calzati, accostati in una posa che suggerisce la futura crocifissione.

La storia dell’Ultima Cena di Leonardo non è solo quella di un capolavoro artistico, ma anche di un’opera soggetta al tempo e agli interventi umani. Cosa ne pensi dell’approccio di Leonardo e delle vicissitudini del dipinto? Lascia un commento!