Il decreto Lavoro potenzia due strategie contro la precarietà. Punta su voucher per gli occasionali e contratti a tempo determinato. Ecco le modifiche apportate.
Voucher e contratti a termine: decreto Lavoro presentato ai sindacati
Il nuovo decreto Lavoro, dopo essere stato presentato ai sindacati, passerà in Consiglio dei ministri il primo maggio.
Le novità riguardano, tra le altre cose, la riforma del reddito di cittadinanza (da convertire in assegno di inclusione e legato ad un contributo per l’affitto) e, soprattutto, interventi importanti sul lavoro.
Oltre ad un nuovo taglio sul cuneo fiscale, è prevista la revisione del decreto Dignità sui contratti a termine e degli incentivi per coloro che assumono i cosiddetti ‘neet’, i giovani che non lavorano e non studiano.
Il nuovo decreto punta a prolungare la proroga dei contratti a tempo determinato e ad incrementare il tetto per l’uso dei voucher da parte dei lavoratori occasionali.
Prorogati i contratti a tempo determinato
Il nuovo decreto Lavoro mostra un chiaro segnale della direzione presa dal governo Meloni.
Il nuovo provvedimento prevede la revisione del decreto Dignità. Quest’ultimo decreto aveva stabilito 12 mesi come tempo massimo per l’assunzione del dipendente con contratto a tempo determinato. In determinate circostanze, i 12 mesi sono rinnovabili per altri 12.
Questa misura voluta dal Movimento Cinque Stelle nel governo Conte uno era finalizzata a stabilizzare i precari. Non sono mancate le critiche da parte di chi teme che questa misura rischi di invogliare il datore di lavoro a cambiare dipendenti ogni anno. Comunque sia, grazie al decreto Lavoro, la durata salirà a 24 mesi fino a 36 mesi con la presenza di determinate causali.
Voucher: sale il tetto per gli occasionali
Nei mesi scorsi, il governo ha reintrodotto i voucher, un metodo di pagamento in favore dei lavoratori occasionali. Spesso, questa misura ha dimostrato di essere una modalità per non assumere i dipendenti pagandoli alla giornata per un tempo indefinito.
Il tetto per l’utilizzo sale da 10mila a 15mila euro per le aziende operanti nei settori in cui c’è forte necessità di lavoratori stagionali come eventi, fiere, parchi divertimento, terme. In questi campi, viene superato il limite dei 29 anni per la stipula di un contratto di apprendistato: si potrà adottare anche per assumere un 40enne.
Che ne pensate del decreto Lavoro? A voi i commenti!