Le aziende in Italia non pagano le tasse. Ormai è un fatto risaputo, ma andiamo a vedere quali sono le categorie che evadono di più!
Le professioni ordinistiche si distinguono per una maggiore affidabilità fiscale rispetto a diverse attività commerciali. La classifica, elaborata dal Sole 24 Ore sui dati del Dipartimento delle Finanze, mette in evidenza le categorie con la più alta propensione all’evasione fiscale, basandosi sugli Isa (Indici sintetici di affidabilità) che valutano la correttezza fiscale dei contribuenti su una scala da 1 a 10.
Tra le categorie meno affidabili troviamo lavanderie, noleggi auto, impianti sportivi e ristoranti. Ad esempio, il 78,5% delle dichiarazioni dei redditi delle lavanderie è risultato inaffidabile. Poco meglio fanno i noleggiatori di auto con il 77,9% di inaffidabilità, seguiti dai ristoranti con quasi il 72,8%.
La classifica prosegue con pelliccerie, con il 72,5%, assistenza anziani e disabili con il 72,4%, sondaggi con il 71,9%, pesca e acquacoltura con il 71%, lavorazione tè e caffè con il 70,9% e panetterie con il 70,6%. Seguono le officine con il 70,4% di inaffidabilità fiscale e le discoteche con il 70%. Poco sotto troviamo bar e pasticcerie con il 68,6%, benzinai con il 61,4%, gioiellerie con il 60,9%. Chiudono la classifica le società immobiliari con il 54,6% e gli stabilimenti balneari con il 51,4%.
Le categorie più virtuose risultano essere le farmacie, con solo il 25% di inaffidabilità, e gli studi medici, con il 25,9%. In generale, l’analisi del Sole 24 Ore evidenzia che le professioni ordinistiche hanno un miglior grado di affidabilità fiscale, anche grazie alla possibilità per il cliente di detrarre la spesa tramite ricevuta o scontrino.
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