Nelle ultime ore si è parlato di uno sblocco relativo alle navi ucraine. Questo significa che alcuni prodotti basilari torneranno a circolare e il loro prezzo calerà notevolmente. Scopriamo dunque i prodotti che costeranno di meno!
Sbloccati i porti ucraini: in arrivo i primi carichi di cereali e mais
Poche ore fa è giunto un carico di 15.000 tonnelate di semi di mais nel porto di Ravenna e, a quanto pare, tra poco arriveranno anche ingenti quantità di grano e diversi tipi di oli. La stessa cosa si verificherà anche in altre città italiane e tutto questo favorirà il ripristino dell’economia, che nell’ultimo tempo è letteralmente sfuggito dal controllo di tutti.
Tutto questo non gioverà solamente alle tasche dei consumatori, ma anche a quelle degli allevatori che, finalmente, potranno riacquistare il mangime per i propri animali senza incidere troppo sulle entrate finali.
Si tratta dunque di una buona notizia anche se, al momento, sono solamente i generi alimentari come pasta, pane e mangime a subire una consistente inversione di rotta. Per quanto riguarda la frutta e la verdura invece tutto tace, in quanto la siccità ha gravemente provato l’Italia e anche le alluvioni degli ultimi giorni hanno distrutto gran parte dei raccolti.
L’opinione di Coldiretti sulla situazione italiana
Purtroppo lo sblocco dei porti ucraini non è l’unica dinamica in grado di far abbassare il costo finale di un prodotto. Un ruolo estremamente importante è ricoperto anche dall’energia elettrica utilizzata durante le fasi di produzione.
Se da una parte assisteremo al ribasso sul costo del pane, della farina e dalla pasta, dall’altra parte gli importi di luce e gas potrebbero salire ancora una volta anche se, al momento, non abbiamo ancora dati certi per testimoniarlo con sicurezza.
La Russia esclude la possibilità di un compromesso per porre fine alla guerra
La guerra fra la Russia e l’Ucraina continua senza sosta e, a quanto pare, Mosca non vorrebbe ricorrere alla diplomazia per mettere fine al conflitto.
La notizia è stata divulgata da uno dei più grandi esponenti russi durante un incontro a Ginevra ed è stato il Financial Time a raccogliere la testimonianza del politico. A quanto pare quindi, fra Putin e Zelensky non avverrà un contatto diplomatico, almeno per ora, anche se più il conflitto si protrarrà e più le possibilità di trovare la pace diventeranno irraggiungibili.
L’accordo sul grano sarà l’unico beneficio a cui assisteremo nei prossimi tempi, in quanto Mosca non intende scendere a compromessi a causa della grave pressione che sta subendo dai Paesi Occidentali.
Ricordiamo infatti, che le varie sanzioni recapitate al Cremlino non hanno fatto altro che danneggiare la posizione politica ed economica della Russia, ed è proprio per questo che si vuole ad ogni modo evitare il tracollo finanziario ed economico. Allo stesso tempo, la Russia vuole migliorare i suoi rapporti con i Paesi del sud-est asiatico, rimpiazzando così ogni tipo di commercio in passato intrattenuto con l’Europa.
Qual è la vostra opinione in merito allo sblocco dei porti ucraini? Pensate che così facendo i prezzi dei vari generi alimentari caleranno? A voi i commenti!