• Gio. Nov 21st, 2024

Reddito Di Cittadinanza: Famiglie In Rivolta Dopo Sms Dall’Inps!

Il messaggio con cui l’Inps ha annunciato la sospensione del Reddito di Cittadinanza tramite SMS ha scatenato l’inferno. E’ rivolta a Napoli, allarme dei servizi sociali.

 

Inps, SMS Reddito di Cittadinanza: stop per 169mila famiglie italiane

Nelle ultime ore, l’Inps con un SMS ha annunciato a 169mila famiglie lo stop al Reddito di Cittadinanza a partire da agosto. La stretta sui sussidi decisa dal governo Meloni ha portato alla sospensione del sostegno per tutte le famiglie non composte da minori, over 65 o disabili. Per loro, il 27 luglio segna l’ultima erogazione del Reddito di Cittadinanza in quanto la nuova normativa le dichiara ‘occupabili’. Pertanto, le esclude dal nuovo assegno che verrà erogato a partire dal 1° gennaio 2024.

La perdita economica non è totale per tutte le famiglie: circa la metà dovrebbe ricevere 350 euro come contributo per la formazione al lavoro.

Nel breve messaggio inviato dall’Inps con SMS, viene annunciata la sospensione ‘in attesa di un’eventuale presa in carico dei servizi sociali’. L’annuncio ha provocato disagio e angoscia in tante famiglie coinvolte, soprattutto a Napoli, che risulta in cima alla classifica per numero di beneficiari del sussidio.

Reddito di Cittadinanza: l’annuncio sullo stop scatena l’inferno

Soltanto in Campania, hanno ricevuto l’SMS di sospensione del Reddito di Cittadinanza 37mila famiglie beneficiarie.

Davanti alle sedi Inps di Napoli e provincia centinaia di persone hanno protestato e chiesto chiarimenti sui nuovi requisiti, nonostante fossero noti da mesi.

Ci sono stati momenti di forte tensione. A Napoli, in via De Gasperi, due persone hanno discusso animatamente con i vigilantes all’ingresso della sede Inps, tanto che sono dovute intervenire le forze dell’ordine.

A Cavizzano, in provincia di Napoli, molte persone hanno richiesto assistenza ai funzionari.

Una folla di persone si è radunata presso la sede del Municipio di Scampia.

Gianmario Gazzi lancia l’allarme: ‘è guerra sui servizi sociali’

La situazione di rivolta preoccupa gli assistenti sociali.

Il presidente dell’associazione, Gianmario Gazzi, ha lanciato un allarme. La sospensione del Reddito di Cittadinanza ha innescato una vera e propria guerra sui servizi sociali.

I flussi di richieste aumentano e gli uffici vengono messi a dura prova, specie in certe zone impreparate ad affrontare emergenze sociali. Devono gestire migliaia di casi di soggetti trai i 18 e i 59 anni presi in carico finora da Centri per l’impiego o Anpal.

Si accumulano migliaia di richieste che sovraccaricano spesso 4-5 operatori sociali per ogni pratica.

Gianmario Gazzi ha chiesto un intervento immediato per scongiurare il peggio. C’è il rischio che minacce di assalti ai servizi sociali si trasformino in realtà. Gli operatori sociali sono a rischio aggressioni.

Gazzi ha anche chiesto uno slittamento dei termini per snellire le procedure ed assicurare un supporto adeguato a chi ne ha bisogno.

Che ne pensate? A voi i commenti!