Continua la protesta contro lo stop al Reddito di Cittadinanza: a Napoli piovono minacce sulla Premier Giorgia Meloni. Ecco cos’è accaduto.
Reddito di Cittadinanza: la protesta dei percettori
Nel 2024 il Reddito di Cittadinanza verrà sospeso: è questa la decisione presa da Giorgia Meloni insieme all’Esecutivo. La delibera ha suscitato la rabbia di molti italiani, i quali hanno deciso di manifestare contro il Governo e il Presidente del Consiglio. Mercoledì 2 Agosto, durante lo svolgimento di un corteo a Napoli, i manifestanti hanno rivolto alcune minacce alla Meloni.
200 persone, tra cui disoccupati e precari, si sono dirette verso il centro della città partendo da Porta Capuana. La manifestazione è stata accompagnata da striscioni che invocavano i principi di dignità e lavoro, invitando il Governo a non sospendere il Reddito di Cittadinanza. Questa è stata la protesta più forte dal momento in cui l’Inps ha informato i percettori sullo stop della sovvenzione fiscale. La sospensione del sussidio ha già coinvolto circa 160mila famiglie, residenti prevalentemente nell’Italia del Sud.
Uno dei partecipanti ha precisato come la manifestazione sia stata organizzata proprio contro l’Esecutivo e le Istituzioni con lo scopo di chiedere lavoro per tutti. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, si è verificato qualche momento di agitazione. I manifestanti, a un certo punto, hanno iniziato a intonare cori ingiuriosi rivolti a Giorgia Meloni.
Napoli: minacce alla Premier davanti alla sede di FDI
I manifestanti hanno raggiunto Piazza Garibaldi per poi dirigersi verso la sede di Fratelli d’Italia, in Corso Umberto. Una volta raggiunto il luogo, i toni si sono accesi, intonando cori contro la Meloni. Tra questi il più offensivo è stato: “Reddito non c’è più, Meloni a testa in giù”. Tra i numerosi striscioni, uno invitava a non toccare il Reddito di Cittadinanza, rispettando la dignità dei percettori. Il corteo ha concluso la sua marcia di fronte alla Prefettura del capoluogo partenopeo senza particolari attriti nei confronti delle forze dell’ordine.
Successivamente i leader della manifestazione hanno potuto incontrare un dirigente della Prefettura. Uno dei responsabili della rete per la difesa e l’estensione del Reddito di Cittadinanza ha rivelato come questa lotta continuerà, inasprendosi ancor di più con il passare del tempo.
Mario, questo è il suo nome, ha fatto notare quanto sia inconcepibile interrompere il Reddito di Cittadinanza con un semplice sms. Sono molte, infatti, le famiglie napoletane che hanno potuto sopravvivere grazie a questa riforma. I percettori hanno finalmente potuto rifiutare le proposte di lavoro nero, non entrando a far parte della criminalità organizzata.
L’uomo ha poi aggiunto come stiano aumentando le spese per la guerra, i vitalizi dei parlamentari e come si stiano diffondendo alcune riforme per incentivare l’evasione fiscale. Il dirigente ha concluso il suo discorso dicendo che la protesta continuerà in tutta Italia, anche a Roma, Torino e Milano. Del resto la scelta di Giorgia Meloni ha suscitato la reazione di altri politici quali Elly Shlein e Giuseppe Conte. La prima ha dichiarato che la Premier potrebbe passare alla storia come colei che, con un sms, ha reso i poveri più poveri.
Il leader del M5s, invece, ha accusato la Meloni di andare contro il Movimento a discapito degli Italiani. Una decisione pesante quella relativa alla sospensione del Rdc. Come se tutto questo non bastasse, entro la fine di Agosto l’Inps invierà altri 80mila sms per comunicare lo stop dell’erogazione di questa agevolazione. E voi siete d’accordo su questa nuova delibera?