• Mar. Ott 22nd, 2024

Il governo Meloni ha lanciato un nuovo piano anti-evasione, che impone e limita la libertà dei cittadini italiani. Ecco che cosa succederà!

 

Di recente, il governo Meloni ha annunciato una nuova norma volta a combattere l’evasione fiscale, che sarà inclusa nella prossima manovra economica. La novità riguarda l’obbligo di utilizzare metodi di pagamento tracciabili, come carte di credito o bonifici, per chi intende dedurre spese aziendali dalla dichiarazione dei redditi. Queste spese includono, ad esempio, pranzi di lavoro, viaggi e rappresentanza aziendale. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha confermato che la tracciabilità diventerà un requisito fondamentale per beneficiare delle agevolazioni fiscali.

Attualmente, chi sostiene spese di rappresentanza o utilizza servizi come i taxi per lavoro può dedurre parte dei costi dalla propria dichiarazione dei redditi. Questa opportunità rimarrà, ma solo a condizione che il pagamento avvenga tramite metodi tracciabili. Pagare in contanti, quindi, non sarà vietato, ma chi lo farà non potrà detrarre quelle spese dall’Irpef, finendo così per pagare più tasse. È un meccanismo simile a quello dei bonus edilizi, dove i lavori possono essere detratti solo se pagati con bonifico parlante.

Un altro passo cruciale nel piano anti-evasione è l’impegno del governo a collegare i terminali Pos ai registratori di cassa. Nel nostro Paese ci sono circa 3,2 milioni di Pos, ma molti non sono connessi ai registratori. Questo permette che alcune transazioni non vengano registrate come incassi ufficiali, facilitando l’evasione fiscale.

Se il governo riuscisse a far collegare i Pos ai registratori, ogni pagamento verrebbe automaticamente registrato e trasmesso all’Agenzia delle Entrate, riducendo drasticamente la possibilità di evasione. Il collegamento automatico delle informazioni consentirebbe, infatti, di verificare la corrispondenza tra i pagamenti con carta e gli scontrini emessi dai negozianti, garantendo una maggiore trasparenza.

Un altro aspetto fondamentale del piano è l’introduzione dello scontrino elettronico, che renderebbe quasi impossibile dichiarare meno di quanto incassato. Seguendo il modello della fatturazione elettronica per le partite Iva, questo sistema invierebbe automaticamente i dati delle transazioni all’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo del governo è dunque quello di potenziare la tracciabilità e la tempestività delle informazioni sui pagamenti elettronici.

Il piano della manovra prevede inoltre il pieno collegamento tra i pagamenti digitali e i registri dei corrispettivi, rafforzando così il controllo delle transazioni e contrastando l’evasione fiscale. Si tratta di una strategia che mira a rendere più difficile per gli esercenti non dichiarare gli incassi effettivi.

Con queste nuove misure, il governo Meloni punta a migliorare la trasparenza fiscale e ridurre le perdite di entrate dovute all’evasione. Resta da vedere come questi provvedimenti verranno accolti dagli operatori economici e quali saranno gli effetti concreti sul contrasto all’evasione.

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