• Dom. Mar 2nd, 2025

Nuova Collaborazione Fuori Dal Comune: Juventus E Tether Insieme!

Tether diventa socio della Juventus. Questa collaborazione porta nel club nuove prospettive finanziarie. Ecco di che cosa si tratta!

 

La Juventus ha ufficialmente un nuovo socio: si tratta di Tether, colosso delle criptovalute che ha scelto di acquistare una quota di minoranza del club bianconero. Un ingresso che porta nel mondo Juve una realtà digitale di livello globale, ma con un’anima italiana: Tether è stata fondata da Giancarlo Devasini, torinese di origine, ed è oggi guidata dal genovese Paolo Ardoino.

Tether è la creatrice della stablecoin più utilizzata al mondo, chiamata USDt. Questa criptovaluta è strettamente legata al dollaro statunitense, con un valore che rimane sempre equivalente a un dollaro. In pratica, è una moneta digitale pensata per offrire stabilità in un mercato, quello crypto, spesso caratterizzato da forti oscillazioni.

Le stablecoin come USDt sono molto usate negli scambi di criptovalute e nelle economie emergenti, dove le monete locali tendono a svalutarsi rapidamente. Attualmente, circolano oltre 142 miliardi di USDt, utilizzati ogni giorno per transazioni che superano i 180 miliardi di dollari. Inoltre, USDt è la valuta preferita per chi acquista o vende asset digitali come Bitcoin o Ethereum.

La scelta di entrare nel capitale della Juventus rientra in una strategia di diversificazione di Tether, che negli ultimi tempi ha ampliato i propri investimenti ben oltre il mondo crypto. Oltre al calcio, la società ha messo risorse nei social network, nella ricerca sanitaria avanzata e nello sviluppo di tecnologie legate all’intelligenza artificiale.

Attraverso questa operazione, Tether punta a portare le sue competenze digitali nel mondo dello sport, esplorando nuove forme di integrazione tra pagamenti innovativi, intelligenza artificiale e biotecnologie applicate al settore calcistico. Una visione ambiziosa che punta a trasformare il modo in cui i club dialogano con i tifosi e gestiscono le operazioni commerciali.

Sul numero esatto di azioni acquistate, regna ancora un po’ di mistero. Tuttavia, secondo voci riportate da fonti finanziarie, la quota acquisita dovrebbe aggirarsi intorno al 5,01%, una percentuale che garantisce a Tether anche il diritto di voto nelle assemblee societarie. In ogni caso, l’acquisto non ha portato denaro fresco direttamente nelle casse della Juventus. Tether ha rilevato azioni già presenti sul mercato, cambiando semplicemente l’equilibrio degli azionisti.

L’ingresso di Tether non ha effetti diretti sul bilancio bianconero, ma può rappresentare una svolta sul piano strategico. Avere un socio con competenze avanzate nel digitale e nella blockchain potrebbe aprire la porta a progetti innovativi che legano il brand Juventus a nuovi strumenti tecnologici e a un rapporto più diretto e digitale con i tifosi globali.

Questa mossa è solo l’inizio di una collaborazione che potrebbe ridefinire il modo in cui club di calcio e tecnologie finanziarie collaborano. Cosa ne pensi di questa alleanza tra calcio e criptovalute? Scrivi la tua opinione nei commenti e riflettiamo insieme su cosa ci aspetta.