Avviate le domande per accedere all’Assegno di inclusione. L’Inps ha chiarito alcuni punti e spiegato come fare per richiedere l’assegno.
Inps, Assegno di inclusione: partono le prime domande per ottenerlo
Al via le domande per ottenere l’Assegno di inclusione. Si tratta del nuovo strumento di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, che sostituirà dal 2024 il Reddito di cittadinanza.
L’Inps ha fornito alcune indicazioni per la presentazione della domanda al fine di accedere all’Adi (Assegno di inclusione). In caso di esito positivo dell’istruttoria della domanda, il contributo decorrerà dal mese successivo alla sottoscrizione del Pad (Patto di attivazione digitale) del nucleo familiare da parte del richiedente.
In questa prima fase, per le domande complete di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale inoltrate entro gennaio 2024, i pagamenti verranno erogati lo stesso mese. Sarà necessario, tuttavia, l’esito positivo della verifica dei requisiti.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha pubblicato una circolare apposita sui requisiti di accesso, le modalità per presentare la richiesta, la descrizione del percorso di attivazione ed altri dettagli sulla misura.
Inps: come fare domanda per l’Assegno di inclusione
La domanda per ottenere l’Assegno di inclusione si può presentare nella sezione dedicata del sito ufficiale dell’Inps. In tal caso, sarà necessario utilizzare Spid, Cns e Cie.
In alternativa, gli interessati possono rivolgersi a un Patronato. A decorrere dal 1° gennaio 2024, si potranno presentare le richieste anche tramite i CAF.
Dopo aver presentato la domanda – collegandosi al portale Inps o rivolgendosi ad intermediari – l’interessato dovrà accedere alla piattaforma Siisl (Sistema di Inclusione Sociale e Lavorativa) per, poi, sottoscrivere il già citato Pad (Patto di attivazione digitale del nucleo familiare). Questo passaggio è necessario per beneficiare della misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale e lavorativa. Ricordiamo che la misura è rivolta ai nuclei familiari con persone fragili.
Secondo la norma che ha introdotto l’Assegno di inclusione, i beneficiari sono le famiglie in cui ci sia almeno un componente con disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età, svantaggiato e inserito in un programma di assistenza e cura dei servizi sociosanitari territoriali. Il suddetto programma deve essere certificato dalla Pubblica Amministrazione.
Che ne pensate dell’Assegno di inclusione? A voi i commenti!