Giorgia Meloni si è accollato un debito pubblico che è diviso tra mercati finanziari e Banca Centrale Europea. Il rischio che corre è quello di finire come la premier Liz Truss!
Il nuovo Governo alle prese con il debito pubblico
Giorgia Meloni è stata da poco nominata come nuova Presidentessa del Consiglio e sarà proprio grazie a lei che, forse, l’Italia riuscirà a risollevare la testa dopo questo grave periodo di crisi.
La situazione però non è così semplice, in quanto il debito pubblico dello Stato italiano si aggira intorno ai 760 miliardi di euro, molti dei quali gestiti dai mercati finanziari e dalla Banca Centrale Europea.
Proprio per questo motivo, la libertà di azione di Giorgia Meloni appare piuttosto ridotta, in quanto ci sono troppi paletti che devono essere rispettati a causa dei forti debiti accumulati.
D’altro canto, pare che l’Europa abbia deciso di fare una sorta di presente alla nuova premier italiana, concedendo più tempo per ridurre il debito, anche se i controlli si faranno più efficienti.
Come intende comportarsi il Governo Meloni?
Ovviamente è ancora presto per fare qualunque tipo di supposizione, ma si pensa che entro il 9 novembre verranno presentate delle nuove riforme relative al Patto di stabilità e di crescita.
All’interno di questo documento verranno delineati i nuovi principi secondo il quale gli Stati avranno più tempo per tentare di ridurre il loro debito pubblico.
Se da una parte questo sarà estremamente vantaggioso, dall’altro potrebbe essere controproducente, in quanto verranno rafforzati tutti quegli organi che hanno la funzione di controllare le nuove manovre dei vari leader.
La decisione deriva dal fatto che tutti i piani adottati finora non hanno funzionato a dovere e sicuramente il loro obiettivo è peggiorato a seguito dell’avvento della pandemia e della crisi energetica.
L’intento di Giorgia Meloni è quindi quello di avere un chiaro quadro della situazione, adottando poi strategie diverse per abolire tutte quelle regole che non fanno altro che causare la crescita del debito pubblico. Verranno proposti più riferimenti e quasi sicuramente delle nuove norme che nei prossimi anni potrebbero ridimensionare questa condizione di deficit.
Per il momento, il nuovo Patto di stabilità verrà rinviato al 2024, anche se secondo la Commissione Europea non garantirà il completa via libera per tutti gli Stati.
Il grande fallimento inglese
Una situazione analoga si è verificata nel Regno Unito, dove qualche giorno fa si è registrato un vero e proprio fallimento ai danni della premier Liz Truss. La donna si è ritrovata nel bel mezzo di una crisi politica e finanziaria, che l’ha portata a prendere delle importanti decisioni.
Pare infatti che la politica abbia deciso di allontanare il Ministro delle finanze dal suo incarico, in quanto ampiamente delusa dal suo operato dai risultati mai conseguiti.
Proprio per questo motivo è bene agire per tempo, onde evitare di ritrovarsi nella stessa situazione e incrementare ancor di più la situazione di un paese già in bilico.
Qual è la vostra opinione in merito ai provvedimenti che l’Europa intende attuare per ridurre i debiti pubblici dei vari Stati? A voi i commenti!