• Ven. Nov 22nd, 2024

Fisco, Nuovi Algoritmi: Occhio Al Conto Corrente!

In vista del nuovo anno, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di rinnovare i suoi sistemi di controllo, inasprendo i suoi metodi. Ecco che cosa cambierà.

 

Nell’era della digitalizzazione, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza stanno per introdurre un nuovo capitolo nella lotta all’evasione fiscale. Dal 1° gennaio 2024, un arsenale di algoritmi hi-tech entrerà in azione, una mossa strategica per scovare gli evasori e inviare accertamenti fiscali più mirati. Queste tecnologie avanzate mirano a settori chiave come gli affitti brevi, il lavoro domestico di colf e badanti, e le variazioni delle rendite catastali legate agli interventi con bonus edilizi, inclusi quelli del Superbonus.

L’uso dell’intelligenza artificiale (IA) non si ferma qui. Essa è destinata anche a migliorare il recupero coattivo delle somme dovute, monitorando i soggetti che rifiutano o non trasmettono i dati necessari per l’elaborazione delle proposte di concordato preventivo biennale con l’Agenzia. L’obiettivo è ambizioso: incassare 57 miliardi di euro tra il 2023 e il 2025, segnando un aumento di 2,8 miliardi rispetto al triennio precedente. Queste risorse saranno parzialmente destinate a finanziare un fondo per la riduzione delle tasse.

Il piano di azione dell’Agenzia delle Entrate è ben delineato. Si punta su maggiore efficienza e digitalizzazione, con un’attenzione particolare alla verifica dei risultati in termini di conformità fiscale. Il contesto pandemico ha accelerato la transizione verso i servizi digitali, spingendo l’ente a privilegiare mezzi di erogazione a distanza come videochiamate, condivisione di schermo, scambio documentale in sessioni di assistenza e firma digitale.

Nel quadro di questa trasformazione, l’Agenzia, in una convenzione con il Ministero dell’Economia, si impegna a raccogliere 18,1 miliardi nel 2023, con previsioni in aumento per i due anni successivi. Il documento sottolinea la necessità di indirizzare gli sforzi contro coloro che ricorrono a evasioni più sofisticate, in un contesto economico e sociale reso difficile dalla pandemia.

Una delle strategie chiave è l’invio di lettere di compliance, accompagnate da un miglioramento degli algoritmi di selezione per ridurre i “falsi positivi”. I nuovi strumenti di data analysis, come l’analisi di big data e l’interoperabilità delle banche dati, consentiranno controlli più mirati. L’IA, il machine learning e il text mining verranno impiegati per affinare questi controlli, monitorando il comportamento dei contribuenti e valutando il loro grado di fedeltà fiscale.

Nonostante questi avanzamenti, emergono preoccupazioni riguardanti la sicurezza e la tutela dei dati personali. Il Garante per la privacy ha fornito solo risposte parziali su questo fronte. C’è il rischio che, partendo da dati errati, gli algoritmi possano generare risultati fuorvianti, etichettando erroneamente contribuenti affidabili come rischiosi e viceversa.

In conclusione, mentre l’Agenzia delle Entrate si muove verso un futuro sempre più digitalizzato, le sfide non sono solo tecniche ma anche etiche. Questa rivoluzione digitale promette di trasformare radicalmente il modo in cui l’Italia gestisce la lotta all’evasione fiscale, ma dovrà farlo garantendo la sicurezza e la correttezza dei dati dei cittadini.