Decreto Salva Bollette. Un intervento di circa 5 miliardi: quali sono le famiglie e il genere di azienda che potranno usufruire di quest’agevolazione? Ecco il nuovo decreto che andrà ad aiutare solo determinate categorie.
A breve il Governo applicherà un decreto utile per supportare le famiglie e le ditte maggiormente in difficoltà. Ma quest’aiuto non sarà applicabile su tutti. Si parla di un nuovo decreto che ha come scopo quello di calmierare i costi della luce e del gas. Praticamente non ci sarà un nuovo scostamento di bilancio, malgrado sia richiesto dai partiti.
L’arrivo di un nuovo decreto legge per il caro bollette
Questa tipologia di supporto sarà puntata prettamente verso le categorie familiari e aziendali che si trovano in gravi difficoltà economiche. Quindi si parla di nuclei familiari con un reddito basso e di piccole imprese. In aggiunta ci sono quelle ditte che sono attive in ambiti particolarmente danneggiati. Un nuovo sostegno che andrà a coprire l’intero secondo trimestre dell’anno. Pertanto si andrebbe complessivamente verso i 16 miliardi. Una cifra certamente rilevante, ma che non corrisponderà a quella che realmente avrebbe potuto aiutare a sufficienza queste categorie. Considerando gli aumenti spropositati in corso quest’anno.
Nessun scostamento di bilancio
Dunque in questi giorni si sta valutando un probabile intervento da effettuare per il secondo trimestre dell’anno. Ma ciò sarà nel caso fattibile unicamente con le risorse che si hanno a disposizione. Il settore parlamentare richiede a gran voce lo scostamento di bilancio, per consentire l’abbattimento degli aumenti. Ma il Governo frena ciò, pure per via dell’inizio della discussione in Senato sul decreto Sostegni.
Pericolo di taglio dei servizi comunali
In questo senso si prevedono degli scenari sconfortanti. Questo in quanto l’intervento del Governo sul caro bollette risulta insufficiente. Difatti l’emergenza dell’inflazione metterà in serie difficoltà molte sedi comunali. Tutto ciò col rischio concreto di non riuscire, quindi, a chiudere i bilanci. Questo è un pericolo che potrebbero correre anche quei Comuni maggiormente esperti e abili. Tutto questo comporterebbe un incremento delle tasse e un taglio dei fondi ai servizi. Tali decisioni andrebbero a ricadere in maniera estremamente negativa sui cittadini. Ciò considerando che, per via dell’inflazione, il rischio è che non si riesca a gestire bene tutte le risorse riguardanti il Pnrr.
Ora si attendono chiarimenti sui parametri di reddito delle famiglie che riceveranno questi aiuti.
Voi cosa ne pensate di quest’argomentazione? Attendiamo i vostri commenti!