Al giorno d’oggi esiste un metodo, una soluzione per pagare meno tasse se non si è sposati e dunque conviventi? Ci sono delle detrazioni per chi ha figli oppure ha problemi di salute?
Esiste un metodo per pagare meno tasse se non si è sposati?
Secondo le ultime indiscrezioni governative, essere semplici conviventi in questo periodo storico può essere più vantaggioso rispetto ad una coppia di novelli sposini.
I conviventi possono infatti risparmiare alte quantità di denaro se detraggono solo una parte di quelle tasse che, invece, le coppie sposate devono dichiarare per forza. Questo perché, nonostante obblighi e valori, una coppia convivente non ha una detrazione obbligatoria per quanto riguarda le spese sanitarie o quelle rivolte ai figli a carico, cosa che invece è fondamentale in ogni tipo di matrimonio.
Lo stesso discorso vale per i bonus, in quanto due persone che convivono e decidono di ristrutturare casa insieme, possono richiedere agevolazioni diverse senza risultare apparentemente correlate.
Questo vale nell’ambito della ristrutturazione ma anche per quanto riguarda l’arredamento e l’acquisto di strumenti che possono migliorare la vita all’interno della casa.
Come funzionano le detrazioni in caso di figli o salute?
Il discorso è leggermente più complicato per quanto riguarda la presenza di figli all’interno di una coppia convivente.
Fino a qualche mese fa, i due coniugi con figli potevano ottenere delle detrazioni in busta paga se decidevano di mettere i figli a proprio carico. Queste venivano divise al 50% se questa scelta veniva presa di comune accordo da entrambi i coniugi, oppure al 100% se prescritta da un solo membro della coppia.
Ora invece anche i conviventi possono contare sull’avvento dell’assegno unico. Questo ha abolito ogni tipo di tassazione, mentre ulteriori bonus verranno concessi anche ai nuclei familiari di conviventi, soprattutto per supportare attività correlate allo studio e allo sport.
Per quanto riguarda le detrazioni di carattere sanitario, è bene rammentare che le coppie conviventi non possono godere di tutti i benefici che sono invece riservati a chi si unisce in matrimonio.
Questo perché le persone non sposate non sono pienamente riconosciute agli occhi della Legge e quindi ognuno deve pensare a tutelare solamente la propria salute.
Esistono altre detrazioni che possono facilitare la vita delle coppie conviventi?
Al giorno d’oggi esistono diverse risorse per tutte quelle coppie che hanno deciso di convivere senza pronunciare il fatidico sì all’altare.
Parliamo di detrazioni che possono agevolare la vita delle persone, ma che comunque richiedono la presenza di alcuni requisiti per poter essere applicate.
Una di queste è appunto la detrazione che è possibile richiedere laddove i due conviventi abbiano un mutuo cointestato e solamente uno dei due provveda al pagamento delle varie rate.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, sarà possibile ridurre gli interessi passivi delle rate richiedendo delle detrazioni annue laddove il mutuo sia garantito e non venga superato il valore dell’ipoteca.
Eravate a conoscenza di tutti questi sconti che le coppie non sposate possono richiedere allo Stato per cercare di semplificare la loro situazione economica? Pensate che persone sposate e conviventi debbano avere gli stessi diritti oppure le prime debbano essere più tutelate rispetto alle seconde? A voi i commenti!