È stata ufficialmente decisa la data della prossima ricarica che verrà fatta alla Card “Dedicata a Te”. Ecco quando ci sarà!
La “Carta Dedicata a Te”, lanciata nel luglio 2023 per sostenere circa un milione e 300mila famiglie italiane, si appresta a ricevere nuove ricariche. Dopo un primo versamento di 382,50 euro e una ricarica successiva di 77,20 euro come “bonus benzina”, i beneficiari hanno tempo fino al 15 marzo 2024 per utilizzare il saldo disponibile di 459,70 euro. Con uno stanziamento di circa 100 milioni di euro e la proroga della misura anche per il 2024, si attendono ulteriori aggiornamenti sull’arrivo di nuove ricariche sulle carte.
Nonostante non sia stata ancora annunciata una data ufficiale per la prossima ricarica, si specula che possa essere di 460 euro, distribuiti in tranche mensili da 80 euro a partire dalla primavera, per chi ha un ISEE inferiore ai 15mila euro. La definizione dell’importo spettante verrà ufficializzata attraverso un decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in accordo con i Ministri dell’Economia e dell’Agricoltura. Il decreto stabilirà anche le modalità per assicurare che l’acquisto di carburante o di abbonamenti per il trasporto pubblico locale rispetti i limiti del contributo assegnato.
La “Carta Dedicata a Te”, completamente gratuita e operante come una normale carta di pagamento elettronico, può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità presso negozi aderenti al circuito Mastercard. Inoltre, consente di beneficiare di uno sconto aggiuntivo del 15% presso gli esercizi partecipanti alla promozione.
Con la Legge di bilancio che ha prorogato la misura per il 2024, le famiglie aventi diritto alla “Carta Dedicata a Te” non dovranno presentare alcuna domanda per riceverla; riceveranno automaticamente una Postepay con un credito di 382,50 euro da destinare all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. La proroga di questa iniziativa conferma l’impegno del governo a sostenere le famiglie in difficoltà, facilitando l’accesso a beni essenziali e contribuendo a mitigare le pressioni economiche.
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