Per le diverse vicissitudini che stanno accadendo in varie parti del mondo, i benzinai annunciano scioperi e proteste. Ecco quale sarà il drastico panorama quest’estate!
Sconto sulla benzina: ecco che cosa potrebbe verificarsi nei prossimi giorni
Tutti siamo a conoscenza di come i prezzi dei generi alimentari e del carburante siano aumentati a dismisura negli ultimi tempi.
Questo è il motivo per cui diverse famiglie non riescono ad arrivare alla fine mese e per cui lo Stato ha deciso di concedere delle agevolazioni in grado di supportare l’economia.
Lo sconto sulle accise terminerà l’8 luglio ma, a quanto pare, lo Stato ha intenzione di prorogare questo piccolo incentivo. Purtroppo il costo della benzina ha nuovamente superato i 2 euro al litro, ma secondo quanto previsto dal Governo, sarà possibile apportare un piccolo sconto al costo del carburante.
Si parla di un’agevolazione che farebbe risparmiare dai 0,30 ai 0,35 € al litro, anche se non si sa per quanto questa riforma sarà valida.
Per molti questo piccolo sconto potrebbe rimanere in vigore fino a settembre, mentre per altri essere valido solo fino a Ferragosto.
Il parere di Antonio Misiani sul costo del carburante
Antonio Misiani, il responsabile economico del Partito Democratico, ha deciso di fare un intervento in merito alla questione del carburante. Secondo il politico, la situazione attuale non è destinata a migliorare, ed è quindi importante stabilire dei limiti di prezzo, entro i quali il costo della benzina non può salire.
Bisogna dunque intervenire al fine di fermare il rialzo delle quotazioni e garantire l’accesso alle risorse anche da parte delle persone che non possono permetterselo.
Il compito dello Stato è quello di trovare un metodo in grado di fronteggiare il rincaro, ovviamente non andando ad incidere negativamente sulle aziende e le industrie che di questo mestiere hanno fatto la loro ragione di vita.
La protesta dei benzinai: arriva la minaccia di sciopero
Il costo del carburante continua a salire e, purtroppo, in molti casi ci siamo ritrovati ad assistere a delle gravi speculazioni che hanno fatto lievitare questi prezzi in maniera sconsiderata.
Questo potrebbe far collassare l’intero sistema ed è quindi importante individuare dei prezzi che non dovranno mai essere superati. A pagare il conto di queste gravi decisioni saranno sicuramente i benzinai, i quali sono costretti a rispettare le regole ma, allo stesso tempo, a subire le conseguenze dell’aumento dei prezzi.
Questi non sono sicuramente in grado di reggere il taglio delle accise ed è quindi improbabile che riescano a far collimare lo sconto richiesto dal Governo alla spesa che dovranno sostenere ogni mese.
Proprio per questo motivo, moltissimi benzinai hanno annunciato un possibile sciopero che potrebbe portare ad ulteriori proteste, nel caso in cui questi non venissero rimborsati.
Il settimanale The Economist ha posto la sua attenzione sulla questione, mostrando come il costo del carburante sia aumentato a dismisura negli ultimi mesi. L’interruzione dei rapporti con la Russia ha fatto sì che il costo del carburante aumentasse a sproposito, ed è per questo che le pressioni del Governo sono a loro volta cresciute.
La mancanza delle risorse e della manodopera ha rallentato i ritmi di produzione e quindi questa risorsa è sempre meno disponibile. Tutte le spese che favoriscono la realizzazione della benzina inoltre, hanno un costo davvero elevato da sostenere, ed è per questo che il prodotto finale è soggetto ad un aumento inevitabile.
Riuscirà il Governo a stanziare lo sconto che permetterà a milioni di automobilisti di pagare meno il carburante? Lo Stato troverà un modo per tutelare i benzinai e la loro attività? A voi i commenti!