• Dom. Nov 24th, 2024

Benzina E Diesel Sfondano: Due Euro Al Litro!

Continuano a salire i prezzi dei carburanti. Anche il diesel in autostrada ha superato la soglia dei 2 euro. Ecco le motivazioni che hanno causato questo aumento del costo della benzina…

Nel fine della scorsa settimana è proseguito il movimento al rialzo dei prezzi sulla rete di distribuzione dei carburanti italiana. Lo certifica l’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico, elaborato dalla Staffetta. I dati vedono la media della benzina self service alzarsi di 4 millesimi; stessa cosa succede per il diesel. Il giro di aumenti iniziato nei giorni scorsi, dopo un periodo di relativa quiete, si sta completando nelle ultime ore per tutti i maggiori marchi. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, Q8, IP e Tamoil sarebbero i più cari.

Il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale quando aumenta il costo del petrolio. Non si tratta quasi mai di sbalzi immediati. Il greggio, infatti, è una cosa, benzina e gasolio che si acquistano ai distributori un’altra. Sul prezzo alla pompa incidono anche i costi di estrazione, raffinazione, stoccaggio e trasporto: sono queste le cause dell’aumento dei prezzi. Tutto ciò, ovviamente, sommato al peso di IVA e accise. Per questo il prezzo alla pompa non può essere proporzionato alla quotazione del greggio. Facendo calare tasse e accise in Italia, il costo a litro sarebbe più basso, simile ad altri Paesi europei. Tutti i Paesi tassano il carburante, l’Italia resta in testa alla classifica per il peso fiscale a litro. Negli Stati Uniti la benzina costa circa la metà di quanto la paghiamo noi in Italia.

La tempesta dei prezzi colpisce soprattutto gli agenti e rappresentanti di commercio, che hanno nell’auto il loro “ufficio” con una media annua di oltre 60mila chilometri percorsi. L’aumento del metano causa problemi anche alle auto diesel. A lanciare l’allarme è il presidente di FNAARC, la Federazione di Categoria Aderente a Confcommercio, Alberto Petranzan. Il presidente della Federazione sollecita dunque interventi concreti per questi utenti a rischio.

Gli incrementi dei carburanti inevitabilmente hanno effetti diretti anche sulle spese dei consumatori. Solo per i rifornimenti di carburante una famiglia spende oltre 400 euro per la benzina e il gasolio. Chi può lascia l’automobile nel box, chi invece è costretto a utilizzarla per recarsi sul luogo di lavoro non può che sottoporsi a un salasso. Stesso discorso, con ricadute a cascata, per le imprese che movimentano i mezzi. Secondo le rilevazioni Assoutenti e Codacons, oggi un litro di benzina e diesel costa oltre 16 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Sul caro prezzi del metano Federmetano e Assogasmetano lanciano una petizione online, con l’obiettivo di spronare il governo ad agire. Nello specifico le associazioni chiedono al governo una riduzione dell’IVA dal 22% al 5% anche per il metano a uso autotrazione ; si chiede, inoltre, di istituire un credito d’imposta alle aziende di trasporto che utilizzano veicoli a gas naturale.