• Mer. Dic 4th, 2024

Arriva La Super Pensione: Ecco Le Novità Previste Dalla Riforma!

Pensioni: nel corso dei prossimi mesi, probabilmente in primavera, sarà pubblicata la riforma sulle pensioni. Le novità previste riguardano il Tfr ed anche il pensionamento anticipato… Ecco tutto quello che serve sapere in merito alla riforma delle pensioni!

La nuova riforma sulle pensioni sta per arrivare. Infatti, nella primavera del 2022 dovrebbe essere resa nota e potrebbe avere a che fare soprattutto con il Tfr, ossia il trattamento di fine rapporto. Sono previste delle novità in questo senso, e dei cambiamenti potrebbero arrivare anche in merito al pensionamento anticipato. Ecco che cosa potrebbe cambiare.

Pensioni: previsto il cambiamento del Tfr!

Il Governo e i sindacati hanno già avuto un incontro in merito al tema delle pensioni, di cui si parlava già da qualche tempo. Nonostante ci sia già stato un primo confronto, le novità vere e proprie arriveranno in primavera, con l’approvazione della riforma. Naturalmente iniziano già a trapelare le novità che saranno previste, e che sembrano essere già diventate delle certezze vere e proprie. Innanzitutto, i cambiamenti più importanti con cui bisognerà fare i conti da questo nuovo anno, avranno a che fare con il Tfr. L’orientamento del Governo è quello di tornare al “silenzio-assenso”. Questo sta a significare che i lavoratori dovranno comunicare all’azienda, sei mesi prima di andare in pensione, se desiderano mantenere il Tfr o se, al contrario, la loro liquidazione dovrà essere versata automaticamente nel fondo della pensione. Questo caso, ovviamente, potrebbe variare qualora non si possedesse un fondo pensione. In questo caso, la somma di denaro andrà ad accumularsi nel cosiddetto Fondo Cometa, che è quello che sostituisce il fondo dell’Inps per coloro che non posseggono un fondo pensione. Di conseguenza, con il ritorno del silenzio-assenso cambieranno tali regole in merito al Tfr, ma non è detto che sia così per tutti. Infatti non è ancora stato stabilito se queste regole saranno applicate per tutte le imprese, oppure soltanto per quelle di piccole dimensioni con un numero inferiore ai 50 dipendenti. La scelta di anticipare la comunicazione della decisione a 6 mesi è infatti legata alla necessità di dare del tempo per l’organizzazione alle piccole imprese.

Pensioni: le novità sul pensionamento anticipato!

Il Governo, durante il confronto con i sindacati che precede la riforma, ha analizzato anche alcuni possibili cambiamenti in merito al pensionamento anticipato. E’ arrivata, infatti, una proposta dai sindacati che hanno domandato di inserire nuovamente la possibilità di anticipare l’età del pensionamento. E’ stato chiesto che sia possibile uscire a 62 anni con 41 anni di contributi. Fino al 31 dicembre 2021, a valere era Quota 100, per la quale si poteva andare in pensione al compimento dei 62 anni. Successivamente però è entrata in vigore Quota 102, che vale per quest’anno e che ha cambiato le cose, rendendo possibile la pensione solo a chi ha già compiuto 64 anni e ha maturato 38 anni di contributi, di cui almeno 35 devono essere di contribuzione effettiva. Non è chiaro se l’orientamento del Governo sia quello di accogliere o meno la proposta, ma al momento, a quanto pare, si starebbe ragionando su una Opzione donna. L’ipotesi sarebbe quella di acconsentire alla pensione per le donne nate nel 1962 se autonome o nel 1963, ovviamente sempre facendo un calcolo contributivo. Un’altra ipotesi che si starebbe vagliando è quella di considerare la data della pensione in base all’anno di nascita, e non in base a quando si lascia la carriera. Insomma, al momento tutto sembra essere ancora da decidere, anche se ci sono già delle ipotesi molto valide, come il cambiamento del Tfr o sul pensionamento anticipato. Sicuramente già nei prossimi mesi potranno arrivare notizie più chiare, dato che in primavera del 2022 la riforma dovrebbe essere approvata ed entrare in vigore. Voi che cosa ne pensate? Credete che siano giusti i provvedimenti che dovrebbero essere presi dal Governo in accordo con i sindacati oppure no? A voi i commenti!