Attraverso un grosso buco normativo, è possibile andare in pensione molto prima, rispetto a quello che dovrebbe essere in realtà. Ecco come fare!
L’accesso anticipato alla pensione è un tema di grande interesse, soprattutto in un contesto in cui l’età pensionabile si è progressivamente alzata a seguito delle riforme, come quella introdotta in Italia dalla legge Fornero nel 2011. Questa ha fissato l’età pensionabile ordinaria a 67 anni, con almeno 20 anni di contributi. Tuttavia, esiste una possibilità meno conosciuta che consente di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro a 57 anni, con soli 5 anni di contributi: la pensione per le casalinghe.
Questa opzione si rivolge non solo alle donne ma anche agli uomini che non hanno mai lavorato fuori casa e che non percepiscono altri redditi da lavoro o pensione. Per accedere a questa forma di pensione, è necessario iscriversi al Fondo casalinghe e contribuire con versamenti mensili, che possono variare in base alla propria disponibilità economica ma non devono essere inferiori a 26 euro al mese.
Per poter andare in pensione a 57 anni con 5 anni di contributi, l’assegno previdenziale maturato deve essere pari almeno all’importo dell’Assegno sociale per l’anno di riferimento, maggiorato del 20%. Ad esempio, nel 2024, sarebbe necessario un assegno previdenziale minimo di 641,29 euro per accedere a questa opzione di pensione anticipata. Coloro che non raggiungono questo importo possono comunque ricevere la pensione casalinghe, ma solo a 65 anni.
Questa scappatoia offre una soluzione per chi, per vari motivi, non ha potuto accumulare un numero significativo di anni di contributi lavorativi, offrendo un’opportunità di sostegno previdenziale. Tuttavia, è importante sottolineare che la pensione così ottenuta sarà proporzionale ai contributi versati, il che significa che l’importo potrebbe essere relativamente basso e non sufficiente a garantire un tenore di vita elevato durante la pensione.
Questo meccanismo solleva anche questioni più ampie riguardanti l’equità e la sostenibilità del sistema pensionistico, in un contesto in cui l’invecchiamento della popolazione e le dinamiche demografiche pongono sfide significative alla capacità dei sistemi previdenziali di garantire protezione e sicurezza economica agli anziani.
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