• Gio. Nov 21st, 2024

Allarme Dell’Ance Contro La Manovra: 2 Miliardi In Più Di Tasse Sulle Case!

L’associazione nazionale dei costruttori edili Ance ha lanciato l’allarme contro la manovra. Tasse punitive sulla casa, quasi 2 miliardi in più in 3 anni.

 

L’Ance contro la manovra: tasse punitive sulle case

La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, in audizione alla commissione bilancio di Camera e Senato ha evidenziato un aumento della tassazione punitivo sulle case. L’associazione si lancia contro la manovra.  Dalla relazione tecnica al ddl è emerso un notevole aumento del prelievo fiscale sugli immobili per circa 1,9 miliardi di euro in 3 anni.

Brancaccio ha auspicato che le maggiori entrate vengano almeno destinate alla riduzione della pressione fiscale sugli immobili. Spera in una proroga del Superbonus nei condomini per la rigenerazione urbana.

La manovra per il triennio 2024-2026, secondo l’Ance, va ad inserirsi in un contesto molto incerto caratterizzato da una perdita di slancio per l’economia italiana.

Altre criticità legate alla manovra evidenziate dall’Ance

Le criticità legate alla manovra per il settore delle costruzioni sono anche altre. Ad esempio, l’aumento dall’8% all’11% della ritenuta di acconto effettuata da banche e Poste sui bonifici di pagamento delle spese agevolabili con i bonus edilizi. Questo aumento inciderà sulla liquidità delle imprese senza, peraltro, risolvere il problema dei crediti incagliati.

Un’altra critica dei costruttori riguarda l’introduzione della nuova forma di tassazione delle plusvalenze, relative alle vendite di immobili oggetto di Superbonus entro 10 anni dal termine dei lavori.

Un aumento del carico fiscale sulle case non è in linea con un uso della leva fiscale quale strumento di sviluppo delle transazioni immobiliari.

Le richieste dell’Ance

L’Ance sottolinea che nella manovra manca il finanziamento di un piano finalizzato a ridurre il rischio idrogeologico.

In più, gli 11,6 miliardi di finanziamento per realizzare il Ponte sullo Stretto possono rappresentare un problema. Le risorse per il Ponte devono essere aggiuntive.

Servono più risorse, altrimenti potrebbero rivelarsi a rischio anche i progetti legati al Pnrr per i quali non bastano i 300 milioni aggiuntivi.

L’Ance chiede al governo due proroghe.

La prima, come accennato, è quella per i lavori in corso del Superbonus. Sollecita una rapida soluzione a favore di tutti i cantieri che non riusciranno a concludere i lavori in tempo utile.

La seconda proroga riguarda quella biennale della detrazione Irpef al 50% legata all’acquisto di case in classe A e B cedute dalle imprese edili.

L’Ance chiede, infine, il ripristino per tutto l’anno 2025 degli incentivi alla valorizzazione edilizia. Si riferisce agli incentivi che detassano l’acquisto di abitazioni da rigenerare in termini energetici.

Che ne pensate delle richieste dell’Ance? A voi i commenti!