Ad essere finito sotto la lente d’ingrandimento, per quanta riguarda gli alimenti contaminati, questa volta è il riso. Il cereale in questione, è stato ritirato dai supermercati, perchè nel suo interno è stato trovato metallo pesante!
Ritirato prodotto alimentare da Esselunga: contiene cadmio
Qualche ora fa i supermercati Esselunga hanno deciso di diramare un annuncio relativo a un loro prodotto. Questo è stato ritirato dalla vendita in via precauzionale, in quanto alcune analisi avrebbero rinvenuto la presenza di cadmio nella composizione del bene alimentare. Parliamo di lotti di riso a chicco lungo B marchiati Smart. Questi sono stati analizzati e alcune confezioni potrebbero essere state contaminate dal cadmio.
La confezione incriminata è quella da 5 kg, le cui date di scadenza indicate vanno dal 6/10/ 2023 al 25/11/2023. Ovviamente la comunicazione è stata diffusa anche dal Ministero della Salute, che ha per l’appunto il compito di tutelare la salute dei consumatori e dei clienti. Il riso oggetto della questione viene prodotto per il supermercato Esselunga dall’azienda Panigada T & F SNC in uno stabilimento di Milano sito in via Corelli 32.
Non appena scoperta l’anomalia, Esselunga ha provveduto nell’immediato a comunicare tutte le informazioni di cui era in possesso alle autorità competenti. Si parla però di un comportamento messo in atto in via preventiva, poiché non è possibile escludere la presenza del cadmio, ma neanche certificarne l’assenza.
La pericolosità del cadmio sulla salute umana
L’invito è quindi quello di non consumare il prodotto laddove fosse stato acquistato, ma di restituirlo presso il punto vendita originario in modo che lo stesso possa essere distrutto. Ovviamente è possibile recarsi sul sito dell’Esselunga per apprendere ulteriori dettagli e conoscere più a fondo la questione.
Il cadmio è un metallo bianco pericoloso che si trova in natura sulla superficie della crosta terrestre, ma anche nell’acqua e nell’aria. Questo tipo di prodotto reagisce molto velocemente laddove dovesse entrare in contatto con altri prodotti pericolosi e tossici. Anche se la sua presenza in natura è del tutto normale, la stessa viene accentuata a seguito della lavorazione dei materiali e dei metalli non ferrosi.
Laddove il cadmio dovesse accumularsi superando le quantità riconosciute dalla legge, potrebbe risultare pericoloso, in quanto in grado di esporre un individuo a malattie molte pericolose come il cancro. Ovviamente la sostanza è pericolosa solamente dove venisse superata la soglia raccomandata dalla legge, in quanto in questo caso lo stesso potrebbe entrare in circolo nel flusso sanguigno.
Così facendo il metallo andrebbe ad intaccare la funzionalità di organi come il fegato e i reni, accumulandosi negli stessi e rimanendo in questa posizione anche per trent’anni. In alcuni casi, l’intossicazione può essere acuta e insorgere attraverso la manifestazione di febbre e polmonite che possono portare il soggetto alla morte nel giro di pochi giorni. Tra i sintomi dell’intossicazione del cadmio troviamo vomito, diarrea e irritazione dello stomaco a cui si possono aggiungere danni epatici, crampi muscolari e insufficienza renale.
Eravate a conoscenza dei danni che il cadmio può avere sull’organismo umano? Avete mai consumato il riso commercializzato dai supermercati Esselunga? A voi i commenti!